…I “Tromboni di Fra’ Diavolo” a Palazzo dei Normanni / I quotidiani di questi giorni, anche se la notizia è ancora fumosa, ne parlano a “paginate” intere.
In ogni caso, l’evento, se fosse vero, sembrerebbe tra i più importanti sin dal momento della proclamazione dell’autonomia della Regione Siciliana.
Stiamo parlando del concerto per tromba e pubblico stupito che alcuni esponenti di una parte della politica siciliana stanno organizzando, restando dietro le quinte di un palcoscenico nato per essere degno di un importante teatro lirico, ma finito per essere peggio di un teatrino di avanspettacolo di provincia.
I protagonisti del concerto sono un “trombone” gestito da una “trombetta” romana, un “trombatore”, molto esperto in trombe di Falloppio e poco in trombe di Eustachio, ma non di Sant’Eustachio, un “trombato”, ma non più suonato, e un “trombettista”, che ha provato a suonare anche tanti altri vecchi strumenti.
I protagonisti del concerto sembrano tutti motivatissimi ed entusiasti. Nella loro carriera hanno fatto parte di tante orchestre ed il loro sogno continua ad essere quello di continuare a suonare o ad essere suonati.
Secondo alcuni ben informati, però, il “trombone”, il “trombato”, il “trombatore” ed il “trombettista” stanno avendo delle difficoltà, perché non riescono a trovare uno spartito che sia sufficientemente in grado di mettere in luce le loro doti, anche perché pare che vogliano far parte dell’orchestra anche un clarinetto e una chitarrina, che però, sempre secondo alcuni ben informati, non godrebbero della fiducia degli altri.
Tuttavia, tra i corridoi del Palazzo dei Normanni, circola già una battuta secondo la quale loro sarebbero uniti non dall’amore per la bella musica, come si potrebbe pensare, ma da una condizione comune: qualcuno li ha “scordati”, hanno perso l’armonia e per questo suonano malissimo sempre la stessa musica!