Le province di Catania e Siracusa unite nella fede. In attesa dell’arrivo del corpo di santa Lucia, la Diocesi di Acireale ha pregato davanti al reliquiario della Madonna delle Lacrime, giunto nella parrocchia Immacolata Concezione di Cannizzaro a conclusione dell’anno Mariano. Un appuntamento che, per la comunità, segna anche la fine della novena di preparazione alla festa di domenica. Un momento particolare, dunque, tanto atteso per il profondo significato che porta così come ha evidenziato lo stesso parroco, don Venerando Licciardello, accogliendo nel sagrato il reliquiario; al suo interno la provetta in cui fu riposto il liquido prelevato dalla commissione scientifica e alcuni batuffoli di cotone. «Si tratta – ha detto – di un segno tangibile dell’amore di una madre». Parole che hanno risuonato e accompagnato tutta la celebrazione eucaristica. Una santa Messa durante la quale è stata ripresa la pagina del Vangelo che richiama il messaggio della “casa sulla roccia”. Nel corso dell’omelia don Franco Balistreri, diacono del Santuario, ha approfondito il significato del “sì” della Vergine all’Annunciazione, le diverse pronunce da parte della Chiesa sulla sua figura come pure la testimonianza lasciata a Siracusa. Dove, nel 1953, la Madre di Dio ha consegnato le sue lacrime simbolo di vicinanza a chi è nella sofferenza e, allo stesso tempo, di pieno affidamento al Cristo, a Gesù che ascolta la sua mamma.
A conclusione della celebrazione è stato poi proiettato il documentario realizzato proprio sulla lacrimazione avvenuta all’interno dell’umile casa, in via degli Orti, dove viveva la famiglia Iannuso Giusti. Immagini che hanno consegnato alla storia la manifestazione umana della Madonna, attraverso un semplice quadretto di gesso donato alla coppia.
«Maria ci vuole dire – ha dichiarato il diacono Balistreri – che è sempre presente con noi. Le sue lacrime sono speranza, gioia per il popolo che si raccoglie intorno all’altare. Sono anche dolore per quanto accade con le atrocità delle guerre e delle violenze. L’Immacolata prega insieme a noi».