La società per il Ponte sullo Stretto di Messina, alla luce della frequente divulgazione di fake news riguardanti l’opera, ha deciso di rispondere direttamente alle domande più frequenti che i cittadini pongono e si pongono rispetto alle presunte criticità presentate dall’importante infrastruttura.
Metropolis più ha deciso di pubblicare sia le domande, sia le risposte senza alcun commento perché la loro esposizione è chiara, supportata da copiosa documentazione tecnica ed assolutamente oggettiva.
- Esiste un progetto definitivo per la realizzazione del Ponte?
Sì, il ponte sullo Stretto gode di progetto definitivo, realizzato in vent’anni di duro lavoro dai più importanti esperti italiani e internazionali, che hanno sviluppato soluzioni tecniche innovative che oggi vengono usate in tutto il mondo per tutti i nuovi ponti.
- Quanto costa l’opera nel suo insieme?
Costa circa 13 miliardi di euro di cui meno di 5 miliardi per la struttura del ponte e tutto il resto in opere accessorie e compensative per rivoluzionare in meglio tutti i territori interessati, con tante nuove infrastrutture e la completa riqualificazione del sito dello Stretto.
- Quali sono i vantaggi economici dell’opera?
La condizione di insularità della Sicilia crea danni economici per quasi 7 miliardi di euro ogni anno e disagi umani e logistici di varia natura, di conseguenza il ponte sullo Stretto è una delle opere economicamente più convenienti nella storia d’Italia.
- Esistono altre grandi isole nel mondo non collegate al continente per soli 3 km di mare?
No, la Sicilia è l’unico caso al mondo in cui si verifica una condizione simile.
- Potranno mai arrivare i futuri normali treni passeggeri e merci presenti su tutto il resto della penisola, Calabria compresa, in assenza del Ponte?
No, i normali treni non sono traghettabili e non potranno mai arrivare in Sicilia senza Ponte.
- Quali saranno i tempi di percorrenza in treno dopo la realizzazione del Ponte?
I tempi si aggireranno su circa quattro ore tra Roma e Messina e circa sei ore tra Roma e Palermo.
- Il Ponte è dannoso per l’ambiente?
No, a differenza dei traghetti, che sono devastanti sia per la fauna che per la flora, il Ponte riduce drasticamente l’inquinamento e l’impatto ambientale.
- Quando inizieranno i lavori per la realizzazione dell’opera?
I lavori propedeutici inizieranno entro gennaio e quelli veri e propri di costruzione intorno all’estate del prossimo anno.
- Chi si occuperà dei lavori?
A realizzare i lavori saranno le più importanti aziende di ingegneria dell’intero pianeta: italiane, giapponesi, danesi e statunitensi.
- Sono aziende affidabili?
Sì, sono aziende affidabili ed operano sempre con il massimo della serietà, della qualità, rispettando tempi e costi in qualsiasi area del pianeta.
- È possibile realizzare un Ponte sospeso con una campata lunga 3 km?
Sì, gli attuali limiti tecnologici permettono di spingersi anche a 5 km. I problemi di una campata così lunga sono di carattere squisitamente economico perché i costi di un ponte sospeso non salgono linearmente ma con il quadrato della luce, motivo per cui generalmente si cerca di non superare i 2 km.
- È un problema che la zona sia sismica?
No, i ponti sospesi sono strutturalmente insensibili ai terremoti, sicuri anche in caso di sisma devastante centinaia di volte più potente di quello che si è verificato nello stretto di Messina nel 1908.
- Le raffiche di vento sono un problema per il Ponte di Messina?
No, il rivoluzionario impalcato di terza generazione sviluppato da William Brown per il Ponte di Messina permette all’opera di essere stabile persino con venti tre volte più forti di quelli più forti mai registrati nello stretto di Messina.
- Quanto dureranno i lavori?
Il consorzio che costruirà l’opera ha confermato di poter realizzare tutto in circa sei anni, un vero primato di velocità.
- 13 miliardi di euro sono tanti per la nostra nazione?
No, anche perché sono diluiti in quasi un decennio; per il super-bonus, per esempio, abbiamo speso circa 200 miliardi di euro in appena tre anni: in confronto il ponte costa davvero poco.
- Realizzare il ponte esclude la costruzione di altre opere?
No, tra Calabria e Sicilia si stanno già realizzando nuove opere stradali e ferroviarie per oltre 50 miliardi di euro, tra cui la nuova ferrovia Messina-Catania-Palermo e la nuova ferrovia Salerno-Reggio Calabria. Sono stati stanziati anche grossi finanziamenti per la sanità, per la questione legata alle carenze idriche, per le telecomunicazioni e per molto altro.