È facili parrari di panza. A Catania c’è panza e panza e ora vi spiegu a differenza ‘ntra i vari tipi. Anzamai qualche poviru carabineri di Bellunu o di Pordenone s’avissa cunfunniri.
In effetti la pancia, come la pelata, le mani, i piedi e molti altri organi del corpo umano, assumono significati differenti a seconda delle circostanze in cui diventano oggetto di conversazione.
Ad esempio, le pance piatta, magari con un po’ di muscoli addominali in vista, sono pance “energiche” con intestino regolare. Chi ha la fortuna di avere una simile pancia si sente un grande, anzi, un “figo”.
U’ sabutu e ‘a ruminica a tutti chissi i viri spilari o’ Cossu Italia, davanti o’ bar Europa. Si sentunu non sacciù chi, appoi i senti parrari e c’è di scapparisinni. Caminunu ca parunu appuntati ch’i spimmuli, ma sunu tanti babbasunazzi, figghi di papà, ca non sanu fari mancu o cu’ bicchieri.
Cosa diversa è ciò che accade a chi ha la pancia gonfia, che ha la forma rotonda a melone o che parte dal sotto-seno e prende la forma ad anguria.
I portatori di simili pance, di solito, svolgono un lavoro sedentario, ma sfoggiano il loro autorevole ventre come se fossero dei commendatori.
Per intenderci: se qualcuno con cui siete in confidenza vi ha chiesto se siete in dolce attesa e non lo siete, significa che avete questa tipologia di pancia.
A quel punto bisogna reagire con inequivocabile decisione: si sugnu ‘ncintu addumanniccillu a to soru ca idda ‘u sapi bonu!
Nel caso in cui la pancia dovesse assumere la forma di salvagente e si presentasse come un rotolo di grasso che si è posizionato nella parte bassa del ventre, tutto intorno all’altezza del girovita, si po’ parrari di panzili.
Di fronte a qualche commento ironico, non bisogna avere nessun ritegno e bisogna sostenere che si tratta delle maniglie dell’amore, che notoriamente piacciono.
A quel punto, sostenere che siano proporzionate al piacere che danno a chi vi si aggrappa è solo una conseguenza.
E vostra soru è sempri a megghiu tistimoni.
Un altro tipo di pancia è quella ad ombelico triste, che nel caso delle donne può essere la conseguenza di una gravidanza intervenuta in tarda età, quando i tessuti sono meno elastici.
L’ombelico triste…è davvero triste ed antiestetico, soprattutto per chi ne è titolare, che pertanto farà bene a provvedere, ma nel suo interesse, per stare meglio con se stessi, perché c’è chi non ci fa proprio caso.
A Catania i panzi sunu tanti, c’è a panza d’u mangiuni, ‘a panza di cu’ vivi birra a t’inchi tè, ‘a panza di cu cumanna, ‘a panza ammucciata, di cu è ‘ncinta e non voli ca si sapi, c’è ‘a panza sucata, ‘a panza tartarugata, ‘a panza ca fa arririri e poi ci sono le derivazioni ed i soprannomi: panza di canigghia, panzazza, appanzatu, panza a cufinu, e tanti autri.
Noi non ci fermiamo davanti a niente e qualsiasi cosa diventa occasione di conversazione, di commenti e pure di divertimenti.
Chista è Catania e si ancora non l’ata caputu voli diri ca non siti cosa, picchì Catania è Catania e non ci n’è ppi nuddu!