“Negli anni passati, in tempi non sospetti e con altri Governi, la Uila aveva denunciato l’inerzia della Regione dinanzi alla procedura d’infrazione aperta dall’Unione Europea contro lo scandalo del precariato a vita dei forestali siciliani. Nessun compromesso, nessuna rinuncia a ogni legittima aspettativa delle lavoratrici e dei lavoratori. Esiste oggi una sola via d’uscita ed è quella che noi rivendichiamo da sempre: una riforma fondata sulla stabilizzazione, che nella primavera del 2019 era stata al centro della grande mobilitazione unitaria SvegliaRegione cui avevano dato sostegno ben 213 amministrazioni locali dell’Isola”.
Nino Marino, segretario generale della Uila Sicilia, interviene ancora una volta su riforma forestale e risarcimenti per i “precari a vita” del comparto. L’esponente dell’organizzazione di categoria afferma ancora: “Da tempo siamo presenti con i nostri uffici legali per tutelare i lavoratori, continueremo a farlo adesso. Ad esempio, già lo scorso anno avevamo avviato con l’assistenza legale dall’avvocatessa e segretaria Uila di Agrigento Mariangela Acquisto un’azione collettiva per ottenere la condanna della Regione al pagamento delle indennità professionali di anzianità e al risarcimento danni in favore di migliaia di lavoratori che da sempre chiedono solo il diritto di avere diritti”. “La nostra proposta non cambia – conclude Marino – In Sicilia diventa ogni giorno più urgente e necessario un ampliamento di competenze per i forestali oltre le aree boschive che garantisca la presenza stabile di un corpo professionale per la salvaguardia dell’ambiente nell’interesse delle persone e del territorio”.