Corsi di formazione per i dipendenti, a partire da operatori di front office e agenti di polizia municipale, e convenzione con l’Asp per l’attivazione di uno Sportello di ascolto psicologico a disposizione di tutto il personale.
Sono i due argomenti affrontati con priorità nell’ultima riunione del “Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” del Comune di Catania, riunitosi nella sede della direzione Personale di Palazzo Gandolfo.
L’organismo, presieduto da Pietro Belfiore e composto da dipendenti comunali e rappresentanti delle sigle sindacali con competenze nel settore, si è confrontato con l’assessore al Personale Viviana Lombardo, al fine di fornire specifici riscontri a istanze e necessità emerse con particolare frequenza negli ultimi mesi. Presente all’incontro anche un delegato del comandante della Polizia municipale.
L’obiettivo principale è quello di favorire nel personale il raggiungimento delle condizioni ottimali per lo svolgimento del proprio lavoro, e al contempo offrire ai cittadini servizi sempre più di qualità.
L’assessore Lombardo ha assicurato tutto il proprio impegno: “Crediamo sia molto importante rivolgere la nostra attenzione alla salute psicofisica del nostro personale. Conseguentemente abbiamo pensato di agire su due fronti. Quello dell’attivazione di uno sportello psicologico gratuito per i nostri dipendenti e quindi, poiché non abbiamo all’interno del Comune figure professionali specifiche, avvieremo l’iter per un protocollo d’intesa con l’Asp perché i nostri dipendenti abbiano accesso gratuitamente a questo importante servizio.
Sull’altro fronte invece – ha proseguito l’assessore Lombardo –  estenderemo l’iniziativa di formazione avviata lo scorso anno, che prevedeva corsi tenuti dal personale interno a titolo gratuito, con cadenza settimanale, rivolti sia ai nostri concittadini ma anche ai nostri dirigenti e alle posizioni organizzative. Quest’anno pensiamo di coinvolgere anche il personale delle altre fasce lavorative a partire da chi è sottoposto a un maggiore carico di stress, quindi coloro che hanno un porto d’armi in primis, coloro che svolgono dei servizi notturni e coloro che hanno rapporto con il pubblico. Su questa linea ci muoveremo, cercando di dare il massimo supporto possibile”.