Si chiama “Ricercato” ed è il vino frutto della collaborazione congiunta dell’Ente Parco dell’Etna, del suo vigneto e dei suoi dipendenti, dell’Istituto Penale per Minorenni di Acireale, dei suoi educatori e dei suoi ospiti, dell’Istituto Agrario Filippo Eredeia di Catania, dei suoi insegnanti e dei suoi appassionati studenti.
La vendemmia che si è tenuta oggi è la undicesima, dato che l’iniziativa risale al 2013 ed è il frutto di un’idea dell’allora Garante dei Diritti dei Detenuti, Salvo Fleres, delle autorità penitenziarie minorili della Sicilia e della Presidenza dell’Istituto agrario etneo.
Come ogni anno, essa ha rappresentato un’occasione per unire istituzioni pubbliche, scuola, strutture rieducative e società civile in un progetto di crescita reciproca e di formazione professionale e sociale.
L’efficacia del progetto in questione, al quale hanno partecipato anche numerosi volontari, è confermata dal fatto che alcuni degli ospiti dell’IPM acese, una volta finita di scontare la pena, sono stati chiamati a svolgere la loro attività vitivinicola presso alcune aziende produttrici etnee.
Si tratta della conferma che la riabilitazione ed il reinserimento sociale di chi ha commesso qualche errore non può che passare attraverso il lavoro, la cultura e la socializzazione.