“Il nostro Santuario, anche quest’anno ha vissuto momenti straordinari, dedicati alla devozione e alla preghiera per la Festa della Natività di Maria Santissima, la Madre del S. N. Gesù Cristo, chiamata anche “Bedda Matri di Lognina”. Ha esordito così, Angelo Alfio Mangano, parroco del Santuario Santa Maria in Ognina, in occasione della chiusura dei festeggiamenti. Soddisfatto anche Nino Testa, Presidente dell’Associazione Comitato dei Festeggiamenti. Padre Mangano, sottolinea, quanto è stato importante quest’anno festeggiare con l’esperienza delle “processioni” esterne, sia quelle a mare che quelle per le strade del quartiere. “Il borgo di Ognina, ha vissuto nell’essenzialità. Siamo stati tutti coinvolti ad accoglierla, con la gioia di poter continuare a camminare insieme, come comunità che invoca il dono della Pace, per tutta l’umanità”. La festa della Madonna di Ognina, con undici giorni intensi, è la seconda festa religiosa più partecipata nella città di Catania. Molti i momenti vissuti con grande religiosità che, come ogni anno si sono svolti in santuario, come la tradizionale “svelata” della Madonna. Come si sa, la statua della Madonna per la maggior parte dell’anno rimane esposta sull’altare maggiore nella sua nicchia, ma il giorno della sua assunzione al cielo, essa viene nascosta dietro l’altare maggiore fino al giorno della festa liturgica. L’8 settembre, infatti, si sono accesi tutte le luci, intonato un canto mariano, al suono dei fuochi pirotecnici e della banda che suona in piazza, la Madonna sale lentamente dall’altare maggiore e si mostra in tutto il suo splendore al borgo ogninese. Ecco la tradizionale “svelata” del simulacro. Ma quella che tutti hanno aspettato, dopo la solenne concelebrazione eucaristica presieduta, quest’anno da Padre Angelo, la processione con il Simulacro di S. Maria di Ognina, a mare. L’omaggio floreale da parte degli studenti dell’ISIS, “Duca degli Abruzzi”. All’uscita dal porto, l’assessore del comune di Catania, Sergio Parisi, ha offerto una corona di alloro, in omaggio ai caduti del mare, un momento veramente toccante. Spettacolare il suggestivo corteo di barche pavesate a festa e illuminate. La Barca con il Simulacro della Madonna, ha percorso il golfo di ognina, la scogliera, Aci Castello, incontro con la comunità parrocchiale di S. Mauro Abate, Acitrezza, con l’incontro con la comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista, S. Giovanni li Cuti, anche qui incontro con la comunità parrocchiale di S. Maria della Guardia, Piazza Europa, zona Stazione, l’Armisi Catania, incontro con la comunità parrocchiale del SS. Sacramento ritrovato. In serata l’apprezzato spettacolo piro-musicale, presso il molo foraneo di Ognina. “Questo momento di festa, porta con sé – afferma padre Angelo – oltre alla devozione antica alla Mamma celeste, tanto attesa non solo dagli “ogninesi” e dai devoti del santuario mariano ma, anche un messaggio che continua l’attenzione del messaggio sinodale che tutta la chiesa si appresta a sviluppare, riflettendo sul tema del discernimento. “Il cammino preparato e presentato dal Comitato dei festeggiamenti e dalla comunità tutta – dichiara il presidente del Comitato Nino Testa – vuole essere una strada per percorrere insieme “Cu vera fidi”, l’essere chiesa che cresce in continuo ascolto di tutti per condividere la gioia che Maria porta all’umanità il suo figlio Cristo Gesù il Salvatore. A S. Maria di Ognina, gridando “Viva a Bedda Matri di Lognina”, si vuole dire che vogliamo rendere tutti partecipi del dono di una festa che “vive e fa vivere” di spiritualità, di figliolanza, di appartenenza, di fraternità, di comunione, di solidarietà e di missione sociale – ecclesiale, che va oltre il proprio territorio”. Nino Testa, con grande enfasi, ha evidenziato che, anche quest’anno, non sono mancati, gli eventi collaterali, che hanno fatto da cornice, all’evento religioso, eventi musicali, convegni, uno dedicato al cinema, il rinnovato museo del mare, la sagra del pesce azzurro, tornei sportivi. Appuntamento al prossimo anno.