Ci sono alcuni concetti la cui stretta correlazione deve sempre essere, mantenuta e garantita perché, se fossero singolarmente presi o male interpretati, come purtroppo accade frequentemente, anche a causa di una orgogliosa ignorante superficialità dell’attuale classe dirigente, potrebbero determinare equivoci molto pericolosi per la convivenza civile.

Il concetto di democrazia, ad esempio, se non fosse correlato stabilmente con il concetto di libertà, potrebbe consegnare ad una maggioranza di lupi le sorti di una minoranza di agnelli, sol perché in una votazione i secondi sarebbero fisicamente costretti a soccombere, non certo perché non gli si debba riconoscere il diritto di vivere.

Il concetto di libertà, da parte sua, se non fosse correlato con il concetto di responsabilità, potrebbe provocare una catastrofe, anche per il solo fatto che ognuno potrebbe invadere la libertà altrui, senza dover rispondere a nessuno di questa sorta di occupazione abusiva delle competenze dei terzi e delle altrui esigenze.

Il concetto di lavoro, sempre per restare sul piano degli esempi, non può considerarsi limitato al lavoro dipendente, come spesso si ritiene, perché anche il lavoratore autonomo, l’artigiano, l’apprendista, il commerciante, il professionista, l’artista, l’imprenditore, ecc. svolgono una dignitosissima attività e pertanto anch’essi hanno diritto alla piena garanzia delle loro tutele.

C’é poi un altro aspetto, direi di natura etica, che merita di essere preso in considerazione con la necessaria attenzione. Mi riferisco alla ricorrente pratica delle promesse mai mantenute, né mantenibili, in quanto prive dei necessari supporti di fattibilità logica, strutturale o finanziaria.   

Promettere e facile, lo è ancora di più quando i destinatari delle promesse non sono molto attenti o sono stati distratti da accurate campagne propagandistiche. In questa ipotesi potremmo trovarci davanti a casi veramente incredibili che, tuttavia, possono produrre risultati elettorali a dir poco straordinari.

Sono convinto che ci troviamo in una fase nella quale se un leader si trovasse a parlare ad elettori cannibali, non avrebbe alcuna difficoltà a promettere loro pranzi e cene a base di esploratori al forno, ritenendolo suo preciso dovere mantenere la promessa.