Credo che il governo Conte, il cosiddetto avvocato degli italiani, insieme ad alcuni suoi uomini, nonostante il successo/insuccesso elettorale, sia passato alla storia come il governo che avrà bisogno di un buon avvocato. 

Dopo l’affare mascherine e dopo l’affare banchi con le ruote, inutili dannosi e pure infiammabili, pare stiano spuntando gli affari dei colleghi di studio, sempre per questioni legate all’emergenza pandemica. 

Insomma, secondo le notizie che filtrano dalle Procure interessate, le emergenze possono essere un vero affare. E dove sta la novità? Ricordo che a Catania certe emergenze legate alle discariche abusive ed agli “interventi contingibili e urgenti”, attraverso cui venivano rimosse, erano diventate un sistema ben collaudato, che usciva dagli schemi di appalto più idonei, sfuggendo ai relativi controlli. 

Ricordo pure che qualcuno, a quel tempo, documentò accuratamente e denunciò i fatti, subendo le conseguenti ritorsioni e le relative minacce. 

Purtroppo, però, sempre a quel tempo, Palamara non aveva ancora parlato e non aveva spiegato a tutta l’Italia ed al Mondo, senza essere stato per questo querelato, che la Magistratura, anzi, una parte di essa, si muove per correnti e le correnti hanno le loro regole indefettibili, come le hanno un certo giornalismo ed una certa politica.

Se fosse presente oggi, chissà cosa direbbe il Principe di Salina di fronte a simili episodi. Chissà se si stupirebbe del fatto che il suo “tutto cambi perché nulla cambi” non vale più soltanto per la Sicilia, ma per tutto il Paese e per tutte le maggioranze, soprattutto se si dichiarano innovative.