Quest’anno gli incendi boschivi hanno distrutto centinaia di ettari di vegetazione e migliaia di capi di fauna selvatica, creando notevolissimi disagi per gli abitanti delle zone interessati, per gli agricoltori e per gli allevatori in particolare.
Quanto è accaduto non è purtroppo un fenomeno nuovo ed è molto grave, ma dovrebbe rappresentare l’occasione giusta per intervenire in maniera drastica, per evitare che simili episodi abbiano a ripetersi.
Intanto bisognerebbe aumentare i controlli, magari avvalendosi di droni, di telecamere, di rilevatori di fumo e di quanti altri strumenti la tecnologia odierna ci mette a disposizione.
Poi bisognerebbe, immediatamente, avviare un’opera di rimboschimento che sia in grado di ristabilire l’equilibrio eco-ambientale distrutto dagli incendi.
Poi ci sarebbe un altro provvedimento da mettere in atto ed organizzare: bisognerebbe varare un vasto ò piano di forestazione produttiva che provocherebbe notevoli entrate per le casse della Regione e dei Comuni interessati, e soprattutto occupazione stabile e duratura per i numerosi operai impegnati in questo genere di attività.
Riusciranno le autorità preposte ad avviare un simile meccanismo virtuoso e quant’altro si rendesse utile?
Riusciranno i nostri eroi a comprendere che fino a quando l’Azienda Foreste Demaniali non diventerà più efficiente e produttiva il nostro patrimonio boschivo sarà sempre in pericolo?