Ogni tanto l’argomento torna all’attenzione dell’opinione pubblica, giusto per alimentare qualche sterile polemica ed ignorare il fatto che la società è cambiata e con essa sono cambiate le abitudini dei cittadini.
Voler disporre la chiusura festiva dei centri commerciali, come qualcuno vorrebbe, rischia di creare non pochi disagi per gli acquirenti, per i titolari dei vari negozi, ma soprattutto mette rischio di licenziamento i dipendenti di queste grosse strutture, che certamente non troveranno un lavora alternativo con tanta facilità.
Tra l’altro, per questo genere di attività non è stato disposto alcun particolare ristoro che tenesse conto della particolarità del servizio offerto.
Tutto questo, nonostante nei mesi di maggiore affluenza di clienti le feste siano parecchie, tanto da permettere un’attività piena soltanto per un numero di giornate limitato.
Credo che se questa idea dovesse essere trasformata in provvedimento, i problemi saranno parecchi un po’ per tutti.
Le attività commerciali, negli ultimi anni, hanno mutato molto il loro modello organizzativo, si è verificato un incremento notevole delle grosse strutture ed una progressiva specializzazione dei negozi di prossimità.
Un eventuale provvedimento di modifica legata alle giornate di apertura e chiusura dovrebbe tenere conto delle differenze merceologiche ma anche di quelle dimensionali, perché le esigenze e le problematiche non sono le stesse e sbagliare potrebbe essere molto rischioso per tutti.