La sfiducia o il disimpegno della parte migliore della nostra società hanno messo le istituzioni democratiche del paese nelle mani di un manipolo di personaggi del tutto inadeguati, che sfruttando una serie di luoghi comuni, il pericoloso odio sociale ed i tanti errori della politica del passato, stanno mettendo a rischio il futuro di milioni di italiani.
A pagare il conto più salato sono soprattutto dei più deboli e quelli che vivono nel Mezzogiorno ed in Sicilia, in cui il livello della qualità dei servizi e delle infrastrutture continua a rimanere tra i più bassi d’Italia.
La crisi che stiamo vivendo, soprattutto dopo i guai provocati dalla pandemia, si supera soltanto se gli onesti e i competenti, che oggi sonnecchiano in attesa che qualcuno si muova, superano ogni resistenza e si mettono in gioco.
Purtroppo, però, in Italia il partito che, se si decidesse di votare, avrebbe la maggioranza assoluta sarebbe quello degli astenuti.
Eppure, nonostante questo, un manipolo di scappati di casa, sostenuti dai soliti comunisti polimorfi, dai camaleontici leghisti e dagli altri, influenzano l’azione di governo del Paese, nascondendo la loro inefficienza dietro provvedimenti ai limiti della sopportabilità.
L’opposizione non è meglio. Credo che gli sfiduciati, i disimpegnati e gli snob, debbano uscire dal letargo e scendere in campo per ricostruire un minimo di prospettiva fondata sul lavoro, sull’efficienza, sull’onestà e soprattutto sul buonsenso, anche perché prima o poi, il prestito che ci ha fatto l’Europa dovrà essere restituito.