Il nostro, fatta salva la buona volontà di Draghi e pochi altri, è un governo di pericolosi confusionari, che rischiano di sprecare le risorse senza rilanciare l’economia. 

Si spendono, giustamente, alcuni miliardi per evitare i contagi nelle circa 58.000 scuole italiane, ma non ci si preoccupa del fatto che nelle circa 2500/3000 discoteche per mesi e mesi o si è rischiato il fallimento o ci si è assembrati indiscriminatamente infettandosi a suon di pop e rock, senza alcun controllo reale. 

Anzi, la mancanza di controlli ha fatto chiudere le discoteche autorizzate e ha fatto prosperare quelle abusive e quelle improvvisate nelle case di privati cittadini.

Il tutto si è verificato con profitti fiscali bassissimi e costi sociali e sanitari elevatissimi. 

Siamo sicuri che il ballo non sia solo un pretesto per distribuire indisturbatamente qualcosa su cui si lucra molto, ma non si pagano tasse?  

Ovviamente la questione delle discoteche è un esempio che riguarda i tantissimi errori che sono stati compiuti nell’affrontare, dal punto di vista organizzativo, la questione pandemica, ma non possiamo nasconderci che, in situazioni del genere, laddove lo Stato manca o sbaglia si annida  l’antistato e ne trae profitti.

Fortunatamente il Covid, grazie alla scienza che è stata a lavorare nei laboratori, non certo a quella che ha fatto bella mostra di sé nelle varie emittenti televisive, lo- si sta fronteggiando nel migliore dei modi possibili. 

Ancora un piccolo sforzo e tanto buonsenso nell’’ascoltare gli specialisti e nel cacciare e smentire i “bufalari” ignoranti e presuntuosi e tutto sarà passato: almeno in questa fase storica.