Se il Presidente della Regione si duole davvero del funzionamento dei suoi uffici, che giudica inadeguato e si lamenta della burocrazia, che considera inefficiente, se non addirittura corrotta, non si affida ad una dichiarazione di stampa, ma convoca i dirigenti e avvia gli eventuali provvedimenti disciplinari a carico dei singoli responsabili.
Diversamente si tratta solo di fuffa, buona, forse, per cercare facili consensi, ed aizzare le “anime semplici” o quelle strumentalmente interessate, mentre la gente marcisce in attesa di un documento o di una prenotazione in ospedale, come accade a chiunque abbia la sventura di dover avere la necessità di ottenere una prestazione medica urgente.
L’urgenza, in sanità, è una condizione del tutto teorica, nonostante le attestazioni fornite dai medici che la richiedono, nonostante la strombazzante Maggi a del potere tenti disperatamente di dire che “tutto va bene madama la marchesa”.
Gli uffici possono anche non essere efficienti, ma la responsabilità è sempre e solo politica, vale a dire di quella politica che non li vuole al servizio delle esigenze dell’utenza, ma al proprio servizio, come se fossero dei camerieri.
Ai cittadini spetta il compito di segnalare i disservizi, di non tirarsi indietro, di non aggirare l’ostacolo con lo strumento della clientela, mentre il Presidente della Regione non si può limitare a denunciare le eventuali o presunte inefficienze, le deve eliminare applicando la legge ed esercitando fino in fondo le funzioni che gli sono state attribuite non per lamentarsi, ma per evitare che sia la gente a farlo.