I siciliani che continueranno a votare per i partiti nazionali devono aver ben chiaro che se sceglieranno la Lega le decisioni saranno prese sempre e comunque in via Bellerio, non in Sicilia, se sceglieranno Forza Italia le decisioni saranno prese ad Arcore, se sceglieranno Fratelli d’Italia saranno prese a Roma, se voteranno Italia Viva saranno prese a Firenze, se sceglieranno PD verranno prese nella sede di qualche grossa cooperativa romagnola e se sceglieranno per i pentastellati verranno prese da un computer manovrato da una società privata.
Noi siciliani dobbiamo comprendere che le decisioni che ci riguardano bisogna che vengano prese in Sicilia insieme ai siciliani, non certo nell’interesse dei salotti della speculazione finanziaria.
In materia di coronavirus, ad esempio, bisogna essere più pronti e decisi altrimenti si continuerà a rischiare di distruggere la nostra già disagiata economia: una ipotesi che va evitata a qualsiasi costo, a cominciare dall’utilizzo delle prerogative statutarie.
Oltre che prevedere misure riguardanti gli aspetti sanitari, infatti, è urgente che vengano predisposti interventi per il sostegno finanziario ai vari settori di impresa, ai lavoratori, che rischiano il loro salario e agli studenti, che rischiano di perdere preziose ore di studio.
Non sarebbe male, ad esempio, se il MIUR e la Rai stabilissero accordi curricolari in grado di integrare stabilmente i programmi didattici, integrando quello che è già stato fatto, in via straordinaria, nei mesi scorsi.