A volte, quando per troppo tempo si vive nella gabbia del bisogno, della dipendenza e della partitocrazia si ha paura di cercare la libertà, ma nessun essere vivente può resistere a lungo senza la libertà. 

Noi siciliani non dobbiamo avere paura di uscire dalla gabbia anche perché sappiamo che nel resto del Mezzogiorno molti altri cittadini hanno lo stesso desiderio, ma forse hanno paura di volare. 

La ricerca della consapevolezza delle nostre capacità, intendo dire della capacità di ciascuno, è il primo passo verso una società che, per dissetarsi, non si accontenta di avere qualche sorso d’acqua, perché vuole avere il pozzo, che le darà la libertà da chi vorrebbe liquidarla con un solo bicchiere.

Attorno alla libertà ruotano una serie di altre questioni legate alla dimensione della libertà, alla sua estensione, poiché, di solito, quando si pensa alla propria libertà la si considera senza limiti, mentre quando si pensa alla libertà altrui si ha la tendenza a stabilirne il perimetro in maniera precisa. 

È quando è accaduto, e purtroppo sta ancora accadendo, con le vaccinazioni anti Covid, che secondo i no vax deve rappresentare una libera scelta, senza tenere conto del fatto che un non vaccinato rappresenta un potenziale fattore di rischio per chi non può vaccinarsi e pertanto ne limita la libertà. 

Su questa vicenda lo Stato ha tenuto un atteggiamento discontinuo, spesso incomprensibile, che ha contribuito a confondere le menti semplici e ringalluzzire quelle argute ma in assoluta malafede.