Dagli argomenti emersi durante il congresso di “Unità siciliana le Api”, svoltosi circa due anni orsono, ma ancora perfettamente validi, è emersa con chiarezza la sfiducia dei cittadini nei confronti dei partiti tradizionali e della, spesso strumentale, divisione tra centrodestra e centrosinistra. 

Durante il dibattito è emersa anche la sfiducia verso l’improvvisazione pentastellata e, per fortuna, nessuno crede più nelle promesse ad personam e nel voto di scambio, che hanno contraddistinto i periodi più bui della nostra regione e del nostro Paese. 

Mi sembra un buon passo avanti. Personalmente credo molto nel difficile esperimento sicilianista che stiamo tentando di realizzare per non disponendo di particolari mezzi se non la nostra passione civile. 

Avendo dietro di noi i siciliani, davanti a noi un futuro migliore e di traverso qualcuno che vuole impedirlo, non sarà facile raggiungere l’obiettivo i sperato, ma sono convinto che, restando insieme, sconfiggere persino i nemici più infidi e pericolosi non sarà impossibile.

La politica non è un’arte semplice e non lo è perché è in continua trasformazione, una condizione che rende assai complicato trovare sempre la ricetta giusta per ciascuno dei problemi che emergono. Tuttavia la forte motivazione e la compattezza rendono ogni cosa possibile.