L’Italia è proprio sfortunata, passa dall’essere venduta a paesi stranieri da parte di gruppi di sinistra o di centro, contestati dalla destra, all’essere venduta a paesi stranieri da parte di gruppi di destra, contestati dalla sinistra!
In questa continua vendita c’è però una costante, una sorta di coerente e doloroso tradimento: a pagarne le conseguenze è sempre il Sud e le aree deboli ed a guadagnarci è sempre il Nord e le aree forti!
Non mi preoccupano tanto gli acquirenti di voti, di buonafede, di bisogno, di miseria, di invidia sociale: ci sono sempre stati. Mi preoccupano gli acquisiti, ai quali non bastano ancora le dimostrazioni di inaffidabilità di chi, sotto le mentite spoglie del nuovo o del duro, ci cede a metà prezzo, svendendo i sogni e le speranze di milioni di lavoratori, di centinaia di migliaia di famiglie e di tantissimi giovani, ai quali dobbiamo assicurare un futuro migliore.
Bisogna costruire insieme, subito, senza perdere un solo istante e affidandosi a gente onesta e competente, un forte partito delle Isole, del Sud, dei territori deboli, i cui esponenti rispondano ai territori che li eleggeranno sulla base di valutazioni di merito, non rispetto alla volontà dei soliti salotti della speculazione e dei tradimenti.
Il Mezzogiorno e le parti deboli del Paese non hanno bisogno né di tradimenti, né di elemosine, ne hanno avuti sin troppi, vogliono forti dosi di lealtà, di sviluppo, di lavoro e di infrastrutture e servizi alla stessa stregua delle zone più fortunate op forse più privilegiate.
In fondo non è tanto, si tratta solo di applicare l’articolo 3 della Costituzione, sì, quella approvata dopo la sconfitta del fascismo e la fine della seconda guerra mondiale.