Ieri sera, mentre guardavo uno dei programmi messi in onda in una delle reti minori dei vari network nazionali, notavo che, come ci accade spesso, noi meridionali siamo portati a dare la colpa dei guai che ci capitano ad altri: i politici innanzitutto, pensando che siano una sorta di marziani, provenienti chissà da dove, per mal governarci e per questa ragione debbano essere puniti.
La verità, come sempre in casi simili, sta in mezzo e comunque il problema risiede nella scelta, e quella la facciamo noi cittadini, nonostante abbiamo la tendenza a negarlo o a dimenticarcene.
Difficilmente, infatti, ci capita di fare autocritica, ancor meno siamo pronti ad ammettere eventuali errori che possiamo aver compiuto, e di solito ne compiamo parecchi, ma guai a dirlo.
Al contrario, però, siamo sempre disponibili a criticare, ma non a proporre, non a partecipare magari mettendoci la faccia…Siamo fatti così!
Credo che per ripartire dalla parte giusta si debba cominciare proprio da questo: smetterla di darci la zappa sui piedi, smetterla di darla sui piedi di altri e cominciare, con impegno e passione, a zappare solo il terreno sul quale gettare i semi di un futuro che sia migliore del passato.
In tal senso, desidero ricordare quello che, parecchio tempo addietro, mi ha detto un caro amico il quale, sempre ieri, mi ha ricordato che il seme di una quercia e quello della gramigna si coltivano quasi allo stesso modo!