L’Assessore Samonà:
“Ancora un monumento strappato al degrado.
Il recupero del patrimonio è essenziale per costruire il futuro della Sicilia”
Palermo, 30 dicembre 2021 – Villa Raffo, il settecentesco edificio che si trova nella Piana dei Colli, a Palermo, fra le borgate di San Lorenzo, Pallavicino e lo Zen, tornerà all’originario splendore grazie ai lavori di restauro e valorizzazione del piano nobile che partono oggi a cura della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Palermo, diretta da Selima Giuliano.
L’intervento sarà eseguito dalla O.B. Edil Project s.r.l. di Mazara del Vallo (TP). Oggi la consegna dei lavori: tempo previsto un anno, anche se si conta di terminare con anticipo.
Ad annunciare l’avvio dei lavori entro la fine del 2021 era stato nel maggio scorso l’assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, che aveva effettuato un sopralluogo nella villa, sottolineando l’urgenza di un intervento che potesse sottrarre questo luogo unico al degrado per restituirlo alla Città.
Il progetto, redatto dalla Soprintendenza, porta la firma degli architetti Filippo Davì, Responsabile Unico del Procedimento e Concetta Valentina Sabella, direttrice dei lavori. L’intervento, realizzato con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione 2014-2020 “Patto per la Sicilia” è stato appaltato per 550.984,75 euro.
Dal 1985 Villa Raffo è di proprietà della Regione siciliana che, negli anni novanta, ha avviato una serie di lavori di recupero che, però, erano stati interrotti lasciando le coperture, i terrazzi e i prospetti soggetti alle intemperie; stato di abbandono che ha favorito il degrado e la vandalizzazione dell’edificio.
Con i lavori appena consegnati verranno ripristinati la pavimentazione e gli intonaci interni, revisionati gli infissi, ripresi gli intonaci esterni ed effettuate tutte le opere di manutenzione necessarie a rendere fruibili i locali. Per quanto riguarda gli impianti tecnologici si prevede la definizione di quelli idrico sanitario, fognario e antincendio, l’impianto di climatizzazione, l’impianto elettrico e quello di sicurezza. Prevista anche la sistemazione dei bagni e la realizzazione dei servizi per disabili. L’intervento prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche e la possibilità per le persone con disabilità o con problemi di deambulazione di accedere al piano nobile.
“Il recupero di Villa Raffo – sottolinea l’assessore Alberto Samonà – rientra in quella grande azione di recupero del patrimonio culturale che il Governo regionale sta compiendo in tutta la Sicilia, nella consapevolezza che, oggi più che mai, è necessario puntare sulla cultura e sui luoghi della storia e dell’identità per costruire il futuro della nostra Isola. A maggio avevamo detto che entro la fine dell’anno sarebbero partiti i lavori e oggi manteniamo la promessa. Il recupero di questa antica dimora aristocratica è l’esempio del riscatto di un territorio che si riappropria di luoghi unici per aprirli alla fruizione di tutti, perché questo è l’intento una volta completati i restauri”.
Villa Raffo si trova nella Piana dei Colli, all’interno di un contesto d’interesse paesaggistico che conserva ancora in parte le connotazioni originarie grazie al mantenimento di ampi spazi ad uso agricolo. Il complesso della villa e delle sue pertinenze costituisce un esempio fra i pochi integri rispetto ad un’evoluzione urbanistica che ha in buona parte compromesso l’unitarietà del disegno dell’impianto originario.
Il complesso monumentale, originariamente di proprietà della Compagnia di Gesù nasce, durante la prima metà del Settecento, dalla trasformazione di un baglio di campagna in residenza suburbana. Nella seconda metà del XVIII secolo, a seguito dell’espulsione dei Gesuiti, l’immobile fu acquistato da Giuseppe Maria Cugino (o Guggino) che adattò i grandi “cameroni” dei Gesuiti destinandoli a sale e saloni di rappresentanza, decorando volte, pareti e sovrapporte con pitture murali e stucchi.
Apprezzabili le decorazioni degli interni e la spazialità della corte su cui prospettano, a sinistra dell’ingresso, marcato da due eleganti piloni in pietra intagliata, la cappella caratterizzata da una volta a botte lunettata ed i corpi di fabbrica destinati a magazzini e scuderie. Nel XIX secolo la villa appartenne a un mercante di origine ligure, Nicolò Raffo. L’ultimo erede di questa famiglia lasciò la proprietà dividendola, in parte alla figlia ed in parte ad istituzioni di carità.