Icon up, icon of hostility. Green and red icons. Yes and no. Buttons are good and bad.

Mi accorgo con dispiacere che i post più cattivi hanno maggiore successo di quelli che sviluppano un ragionamento e tentano di aprire le menti di coloro i quali sono portati a seguire la corrente senza chiedersi da che parte vada. 

Frasi come: “io odio i migranti”, “io odio i garantisti”, “io faccio ciò che mi pare e me ne frego di quanto possa succedere”, “sbattiamoli dentro e gettiamo via la chiave”, di solito ottengono maggiori consensi. Evidentemente l’odio, l’invidia, il rancore, ecc. quello che qualcuno chiama “pancia” è più forte del buonsenso, della logica, della competenza. 

O forse si tratta delle solite tattiche elettoralistiche dove ognuno occupa il posto che gli altri gli consentono di occupare senza badare al resto, tanto lo può cambiare quando vuole senza che nessuno se ne accorga?

Credo che in una situazione simile, soprattutto in vista di scadenze elettorali  possa essere  comprensibile  illudersi, si tratta di un atteggiamento molto umano e di solito poco razionale, ma è bene diffidare di alcuni ed è saggio informarsi, anzi è doveroso, così come partecipare è necessario!

Solo la partecipazione attiva consente una migliore conoscenza delle dinamiche della politica ma anche di condizionarne l’esito per quanto sia possibile. 

Il disimpegno, invece, può darci la sensazione della deresponsabilizzazione ma determina risultati esattamente opposti.