Tra le persone che stimo di meno ci sono quelle che lanciano il sasso ma nascondono la mano, così come considero indegne quelle che pubblicano certe cose sui blog che portano il loro nome, ma i cui titolari sono altri, sui quali viene scaricata la responsabilità e le querele per ciò che è stato pubblicato dal titolare occulto dei blog in questione. 

Pensate che stia parlando di Beppe Grillo? Pensate che stia parlando delle società che gestiscono la comunicazione “istituzionale” dei partiti e la loro propaganda, persino quella più squallida? Ebbene, forse, avete indovinato, anche se non è giusto fare di tutta l’erba un fascio. 

Ma adesso indovinate pure questo: il titolare del profilo in cui è scritto ciò che state leggendo sono io o un altra persona? Sono io, perché questo è un giornale on line e rispetta le regole che disciplinano le pubblicazioni, mentre i profili dei vari social non devono sottostare a nessuna regola specifica che consenta l’inedita a identificazione dei rispettivi titolari.  

Chi scarica sugli altri colpe proprie o si nasconde dietro profili falsi è un vigliacco che non può governare un Paese, e neanche un condominio mono familiare.

Ma, d’altra parte, cosa possiamo aspettarci da uno che guida un’auto, commette una grave scorrettezza, finisce fuori strada, lascia morire le persone che sono in macchina con lui e si salva da solo o da chi vorrebbe mandare alla forca mezzo paese, ma cambia idea quando ad essere sfiorato dalla giustizia è un proprio familiare?