Un orto biologico come strumento di riabilitazione e valorizzazione dei rapporti interpersonali, ma anche di sensibilizzazione alla tutela del territorio e alla promozione dei suoi frutti destinati al consumo. E’ il progetto “L’Orto in IPM di Bicocca” finanziato con i fondi della legge 285/97 e avviato nell’Istituto penale per minorenni di Bicocca alla presenza del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore ai Servizi sociali Giuseppe Lombardo. Sono intervenuti la direttrice dell’Istituto, Letizia Bellelli, il presidente della Cooperativa Prospettiva, Glauco Lamartina, la responsabile dell’ufficio Programmazione servizi sociali del Comune di Catania, Lucia Leonardi.
Il progetto, che ha la durata di dodici mesi, coinvolgerà a rotazione tutti i minori presenti in IPM con attività dalla forte valenza educativa e formativa, basate su un positivo rapporto con la natura in tutte le sue forme e i suoi tempi. L’obiettivo è quello di realizzare e mettere in produzione un orto biologico per la coltivazione di frutta e ortaggi da destinare sia al consumo interno che ad azioni di solidarietà e di riparazione del danno nei confronti di enti che si occupano di famiglie in difficoltà. Attraverso la partecipazione attiva i ragazzi potranno anche acquisire la consapevolezza su concetti legati al consumo responsabile del cibo, alle proprietà organolettiche degli alimenti e al positivo impatto ambientale del chilometro zero.
Nella zona individuata per l’orto, partendo dall’attività di bonifica, sono stati allestiti cassoni riempiti di terra dove sono state messe a dimora piante aromatiche, verdure e frutta. Nell’area è stato inoltre realizzato un murales grazie al contributo di Salvo Ligama, artista di rilievo internazionale, che ha guidato i ragazzi dall’ideazione del bozzetto alla fase di pittura.
“Siamo particolarmente contenti – hanno detto il sindaco Pogliese e l’assessore Lombardo – di dare l’avvio a un progetto che mira alla rieducazione di tanti ragazzi attraverso i valori della solidarietà, delle relazioni, del rispetto dell’ambiente e soprattutto del territorio che ci appartiene e che siamo chiamati a salvaguardare e a valorizzare anche in un’ottica di crescita economica e di sviluppo. Nuove chance e opportunità sono sempre possibili anche e soprattutto per chi ha commesso errori in giovanissima età e dopo un importante percorso di consapevolezza, riuscirà con senso di responsabilità a guardare verso un orizzonte diverso”.