Si svolgerà sabato 12 aprile, a partire dalle 9, nella Sala rossa di Palazzo Libertini di San Marco, a Caltagirone, il Forum dei sindaci e delle istituzioni locali, nell’ambito della Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo, di cui Caltagirone è stato il primoComune sottoscrittore il 21 ottobre 2022. Parteciperanno al convegno rappresentanti istituzionali di Marocco, Albania, Malta, Palestina, Montenegro e Italia (Umbria, Sardegna e Sicilia). Fra loro l’assessora alle Politiche sociali della Regione siciliana Nunzia Albano, il presidente dell’Anci Sicilia Paolo Amenta, il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Piero Comandini, il vicesindaco di Betlemme, capitale del Governatorato omonimo di Palestina, Hanna Hanania, già sindaco della città gemellata con Caltagirone, e il sindaco di Caltagirone e vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Fabio Roccuzzo L’annunciato obiettivo è fare il punto, ampliare la rete dei soggetti coinvolti, rafforzare il patto di collaborazione fra gli aderenti alla Convenzione e concordare le iniziative da mettere in campo. “Ancora una volta – dichiarano il sindaco Fabio Roccuzzo e l’assessora alla Cooperazione, Micol Liardo – Caltagirone si conferma come punto di riferimento per le politiche della pace e della tutela dei diritti e delle libertà delle persone, per concorrere a fare del Mediterraneo uno degli spazi creatori di un’umanità che vuole vivere insieme”. La Convenzione dei Diritti nel Mediterraneo, nata su iniziativa di Alfio Foti, coordinatore dell’associazione “Un’altra storia”, a poco più di due anni di distanza annovera oltre 130 firmatari fra soggetti individuali e collettivi di 17 diversi Paesi del Mediterraneo. Si fonda sulle seguenti idee forza e sui seguenti percorsi: Mediterraneo casa comune identità plurale; ascolto, conoscenza, dialogo e apprendimento collettivo; importanza di una rete tra società civile e istituzioni locali; ruolo centrale delle donne; sostegno ai giovani capitale del futuro; lotta alla povertà e alle disuguaglianze sociali ed economiche; riappropriazione, salvaguardia e valorizzazione, da parte dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, delle risorse regionali in un’ottica di sostenibilità globale che comprende gli aspetti economici, sociali, ambientali e culturali; il Mare Nostrum grande risorsa da tutelare e valorizzare; tutela e disponibilità per tutti di beni comuni essenziali come l’acqua e il cibo; la mobilità umana internazionale come diritto inalienabile; Mediterraneo area di pace smilitarizzata; diritto alla salute e accesso alla cure; città e comunità sostenibili; l’informazione bene comune, fondamento della democrazia.
