Dopo Il processo (2018) e Il castello (2023), Elio Gimboconclude la sua intensa trilogia dedicata all’universo kafkiano con Una relazione accademica, nuovo allestimento teatrale ispirato al racconto di Franz Kafka. Lo spettacolo debutterà venerdì 26 aprile alle ore 21 al Centro Teatrale Fabbricateatro di Catania, in via Caronda 82. Seguiranno repliche sabato 27 aprile alle 16, giovedì 2 e venerdì 3 maggio alle 21, sabato 4 maggio alle 18, e ogni fine settimana di maggio, portando avanti un’indagine scenica profonda e suggestiva.Al centro della narrazione, la figura enigmatica di Pietro il Rosso, una scimmia che, dopo essere stata catturata, impara a comportarsi come un uomo per ottenere quella che sembra libertà, ma che forse non è altro che una nuova forma di prigionia. Un racconto che Kafka scrisse nel 1917, e che ancora oggi affascina per la sua forza simbolica e la drammatica attualità.«Kafka ha spesso usato l’animale come filtro per indagare l’alienazione dell’uomo moderno», spiega Elio Gimbo. «Con Pietro il Rosso, però, cambia la prospettiva: non è una vittima, ma un attore, un performer. L’artificio e l’imitazione diventano strumenti di sopravvivenza». Il regista siciliano riconosce nel racconto una potente metafora sull’omologazione, la perdita d’identità e la natura contraddittoria della libertà, ampliandone il significato originario fino a coinvolgere dinamiche contemporanee e universali.Gimbo lega la figura della scimmia a quella dell’attore contemporaneo: «Come Pietro, ogni attore deve rinunciare alla spontaneità per costruire un’identità performativa. È una mimetizzazione che emancipa, ma che impone un prezzo alto». Un parallelismo che si incarna nella straordinaria interpretazione di Sabrina Tellico, unica attrice in scena, chiamata a dar voce e corpo a questa metamorfosi profonda.Il regista sottolinea anche il legame tra questa dinamica e il mondo dello spettacolo odierno: «Lo star system si fonda su una soggezione mimetica. L’attore – come l’animale di Kafka – è costretto a diventare altro da sé per essere accettato, riconosciuto, celebrato».In questa lucida riflessione, Gimbo vede anticipati molti temi oggi al centro del dibattito culturale, da Harari a Diamond: «Kafka smonta il mito romantico della libertà come libera scelta. Mostra invece l’adattamento come esito inevitabile della sopravvivenza».Con Una relazione accademica, il regista rende omaggio a uno dei più grandi autori del Novecento e invita il pubblico a interrogarsi sul senso autentico di parole come libertà, identità e trasformazione. Uno spettacolo intenso, provocatorio, profondamente kafkiano. Per info e prenotazioni: 347 -3637379.
Biglietto: 10€
Studenti: 5€
Regia: Elio Gimbo; Costumi: Fabbricateatro; Scene: Bernardo Perrone; Luci e fonica: Simone di Raimondo; Amministrazione: Daniele Scalia
