Il Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Sicilia Orientale – Guardia Costiera di Catania, durante la scorsa settimana, ha diretto e coordinato una mirata e rilevante attività di contrasto alla pesca illegale con specifico riferimento all’ utilizzo di reti per la pesca a strascico, non conformi alle stringenti normative comunitarie. L’utilizzo di tali attrezzi da pesca è oggetto di costante monitoraggio, in considerazione dell’elevato impatto che essi comportano sia sulle risorse ittiche che più in generale sui delicati ecosistemi marini. La zona d’ intervento, ha interessato il tratto di mare di giurisdizione compartimentale della Capitaneria di Porto di Pozzallo, alla quale sono seguite contestuali verifiche territoriali presso rivenditori all’ ingrosso di prodotti ittici. Nell’area d’intervento hanno operato Team Ispettivi composti da qualificati Ispettori del Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Catania unitamente a militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo e dell’Ufficio Locale Marittimo di Scoglitti.Le articolate e diversificate verifiche ispettive, hanno consentito di individuare e sanzionare tre comandanti di pescherecci per la detenzione di reti a strascico dalle caratteristiche tecniche notevolmente difformi rispetto ai parametri consentiti.A carico di uno dei comandanti dei pescherecci ispezionati èstata accertata anche l’omessa obbligatoria dichiarazione delle catture effettuate, che ha comportato anche il sequestro del pescato per un quantitativo di circa 500 kg. Il pescato, ritenuto idoneo al consumo umano dai competenti medici veterinari, è stato ceduto in beneficenza al Banco Alimentare per la successiva distribuzione ad enti ed associazioni caritatevoli.È stata inoltre contestata l’irregolare assunzione di marittimo straniero presente a bordo di uno dei pescherecci.Dai controlli effettuati sul territorio, sono emerse violazioni a carico di un distributore all’ ingrosso di prodotti ittici, al quale è stata elevata una sanzione amministrativa di € 1.500 ed il sequestro di circa 300 kg di prodotto ittico privo di tracciabilità. Il pescato sottoposto a sequestro, a seguito di valutazioni dei medici veterinari, è stato ritenuto non idoneo al consumo umano e quindi avviato a distruzione.

L’ operazione si è conclusa con il sequestro di tre reti da strascico irregolari, il sequestro di circa 800 kg di prodotti ittici e sanzioni amministrative per l’ ammontante di €. 9000 circa.