Si è svolta al Vinitaly, presso il Padiglione 2 della Regione Siciliana, la conferenza stampa dedicata al futuro del settore vitivinicolo e agricolo dell’isola. L’appuntamento ha riunito rappresentanti istituzionali e tecnici del settore per confrontarsi su strategie di sviluppo, valorizzazione delle eccellenze locali e sulle sfide poste dai mercati internazionali.Ad aprire i lavori è stato il Professor Salvatore Barbagallo, Assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, che ha sottolineato l’importanza del settore vitivinicolo nell’economia dell’isola, dichiarando: “Ci impegneremo a sostenere l’apertura di nuovi mercati e a potenziare lo sviluppo economico della Sicilia, valorizzando le nostre eccellenze. Nonostante le attuali tensioni internazionali, confidiamo nella capacità di reazione delle nostre imprese, che hanno sempre dimostrato una straordinaria resilienza. I nostri prodotti di qualità rappresentano un patrimonio unico e il mercato, in una fase di espansione significativa, offre opportunità concrete di crescita. L’Assessorato è fortemente focalizzato sul miglioramento dei servizi e delle infrastrutture necessarie per accompagnare e sostenere questa evoluzione, rafforzando ulteriormente il comparto”.L’Onorevole Mirco Carloni, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, ha spiegato l’importanza strategica dell’agricoltura per lo sviluppo delle aree rurali, affermando: “Il nostro compito, come politici e amministratori, è quello di infondere fiducia negli imprenditori e nei buyer, guardando con ottimismo al futuro. Un futuro che, inevitabilmente, deve parlare ai giovani. Il principale rischio per il settore agricolo, infatti, è la mancanza di un ricambio generazionale. A tale scopo, esiste una legge, da me promossa, che prevede una serie di agevolazioni per i giovani agricoltori, con un’attenzione particolare alla formazione. Oggi per il settore servono competenze trasversali: finanziarie, di marketing e strategiche. La Sicilia rappresenta un grande esempio di valorizzazione non solo della produzione vinicola, ma anche della trasformazione dei luoghi di produzione agricola in spazi dedicati alla somministrazione e alla mescita. Questo ha permesso lo sviluppo di un turismo esperienziale legato al vino, in cui la Sicilia è protagonista. Ritengo che la politica debba sostenere questi processi, introducendo normative che agevolino l’ingresso dei giovani nel mondo agricolo”.Per l’On. Raffaele Stancanelli, Componente della Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo: “I dazi sono sicuramente una componente negativa, pertanto, occorre attrezzarsi e organizzarsi per trovare le contromisure adeguate. Tuttavia, bisogna riflettere anche sui dazi che ci siamo imposti noi. L’ideologia green ha danneggiato i nostri agricoltori, finendo per avvantaggiare il principale inquinatore del mondo, ossia la Cina. Siamo al fianco degli imprenditori siciliani per invertire la rotta e rimettere le nostre eccellenze al centro delle politiche europee”.Per Fulvio Bellomo, Direttore Generale del Dipartimento Agricoltura Regione Siciliana: “Il Vinitaly rappresenta per la Sicilia un’occasione strategica per valorizzare e promuovere le nostre eccellenze. In questi due anni di governo Schifani sono stati compiuti passi significativi, con importanti investimenti nella promozione dei nostri prodotti, che incarnano la qualità e l’unicità del Made in Sicily. Lo stand della Sicilia si distingue per l’interesse che suscita, attirando numerosi visitatori, tra cui operatori del settore pronti a vendere e acquistare”.È intervenuta anche Giusy Mistretta, Commissario Straordinario dell’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio (IRVO).