Si sono svolti ad Acireale, martedì 18 marzo, due importanti incontri, organizzati dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della diocesi guidato da don Arturo Grasso e Chiara Costanzo, nel seminario vescovile di Acireale e nei locali della Biblioteca Zelantea e dei Dafnici, dedicati alla comunicazione nella Chiesa e al diritto di cronaca, che hanno visto la partecipazione di Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede.Il primo appuntamento, riservato al clero e agli alunni del seminario vescovile acese, moderato dadon Vittorio Rocca, nel corso della mattinata ha offerto un’opportunità di riflessione sul ruolo dell’informazione all’interno della Chiesa e sulla responsabilità dei sacerdoti nella diffusione di una comunicazione chiara, trasparente e autentica. Nel dialogo con i presbiteri Ruffini ha sottolineato l’importanza di un’informazione rispettosa della verità, capace di costruire ponti di dialogo con la società e capace di evangelizzare portando sul Web la Parola di Dio.Successivamente, nel tardo pomeriggio, un secondo incontro ha coinvolto i giornalisti e gli operatori della comunicazione, ponendo al centro il tema delle sfide del giornalismo nell’era del digitale analizzando i diversi aspetti legati alla libertà di stampa ed espressione, ed i diversi registri comunicativi utilizzati dai pontefici nel corso del loro papato.Ruffini ha evidenziato il valore di un’informazione libera, responsabile e orientata al bene comune, mettendo in guardia dai pericoli della disinformazione, delle fake news e delle deep fake con uno sguardo rivolto all’intelligenza artificiale.”La nostra è un’epoca di grandi cambiamenti– ha dichiarato il dott. Ruffini – ed è necessario viverla con consapevolezza e responsabilità, soprattutto come cristiani. Il mondo digitale è ormai un ambiente di vita, ricco di opportunità ma anche di rischi, e non può essere lasciato alle sole logiche di mercato. La Chiesa ha il compito di educare a un uso consapevole e responsabile degli strumenti digitali, promuovendo la comunione e il valore della comunità, contrastando l’isolamento. In questo contesto, è essenziale costruire ponti e relazioni autentiche, orientando il digitale verso il bene e l’incontro, evitando il rischio di una nuova “Torre di Babele” e riscoprendo, invece, “lo spirito di Pentecoste”.L’incontro di formazione, che ha permesso ai giornalisti coinvolti di ottenere tre punti di credito formativi, è stato introdotto da Michelangelo Patanè, Presidente dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, e da Giuseppe Vecchio, direttore della testata giornalistica e casa editrice “La Voce dell’Jonio”. Ha moderato il segretario provinciale Assostampa Catania Filippo Romeo e concluso il vescovo Antonino Raspanti.Ha dialogato col Prefetto Concetto Mannisi, vicesegretario Assostampa Sicilia. L’indirizzo di saluto da parte delle autorità civili è stato affidato all’On. Nicola D’Agostino.Entrambi gli appuntamenti hanno suscitato un vivo interesse e stimolato un dibattito costruttivo, testimoniando l’importanza di un dialogo aperto tra Chiesa e mondo della comunicazione.L’iniziativa si è inserita nel percorso di approfondimento e formazione promosso dalla Diocesi di Acireale in collaborazione con il Comune di Acireale per rafforzare la consapevolezza e la responsabilità dell’informazione nel contesto ecclesiale e sociale.

