L’A.N.A.C. con una delibera del 10 dicembre 2024 accogliendo gli esposti dell’Osservatorio Nazionale della Pubblica Amministrazione e di altre associazioni, ha bloccato il progetto di finanza per l’affidamento dei servizi in concessione portuali di Catania e Augusta promossa dall’Autorità di Sistema.L’Osservatorio P.A. segnalava la illegittimità del bando che prevedeva l’affidamento della gestione dei porti di Catania e Augusta per i prossimi venticinque anni assegnato ad un raggruppamento di imprese di Palermo.Il progetto prevede scelte fondamentali per la città di Catania che sono state adottate senza alcun dibattito pubblico e senza coinvolgere gli organi istituzionali di rappresentanza della città.L’ANAC a seguito, di una complessa attività ispettiva ed istruttoria ha evidenziato nel cennato provvedimento di concessione notevoli criticità I rilievi dell’ANAC riguardano la violazione del Codice degli Appalti, in particolare l’errata determinazione del valore della concessione rispetto a quanto indicato nel bando di gara;la mancata evidenza delle condizioni di equilibrio della concessione in relazione ad elementi quali la pubblicazione del PEF, la matrice dei rischi e la convenienza economica delproject rispetto l’affidamento mediante appalto;la violazione delle norme di settore in relazione alla richiesta dei requisiti dei lavori indeterminati , non coerenti e alla loro messa a disposizione mediante avvalimento;è stata evidenziata altresì dall’ANAC l’omessa verifica dei carichi pendenti relativi ad alcuni esponenti dell’aggiudicatario; nonché la violazione degli artt. 182 e 33 del codice degli appalti.Ove non fossero superate le evidenziate criticità si potrebbe avere l’annullamento della procedura.L’Osservatorio della P.A. evidenzia che l’appalto rappresenta uno snodo importante per lo sviluppo economico e l’assetto urbanistico di Catania e le modalità come è stata adottata la procedura crea sostanziale turbamento sia dal punto di vista giuridico , che sociale, se si considera che vengono dati in concessione tutti i servizi, ivi compresi i beni demaniali, i servizi relativi alla croceristica ad un solo gestore, inoltre , tale sistema di privatizzazione non garantisce alcuna sicurezza per i lavoratori coinvolti.