Nell’ambito del rafforzamento dei controlli ambientali e alimentari volti a contrastare l’illegalità nel settore agroalimentare e a tutelare la salute pubblica, i Carabinieri di Catania stanno intensificando le ispezioni sul territorio con l’obbiettivo diprevenire la vendita di alimenti pericolosi e salvaguardare, così, le solitamente abbondanti tavolate “natalizie”. In tale contesto, i militari della Stazione di Acireale e i colleghi specializzati del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di CataniaNAS, hanno scovato un panificio situato nel centro barocco di Acireale, che era privo di qualsiasi autorizzazione per esercitare quell’attività. completamente abusiva. In particolare, all’atto del controllo, i militari dell’Arma, oltre a constatare che il 65enne acese aveva aperto l’attività abusivamente, hanno accertato che il locale versava in carenti condizioni igienico-sanitarie, con sporco non rimosso da tempo su tutte le superfici dove si preparano gli alimenti, e blatte e altri insetti vivi che strisciavano vicino ai frigoriferi e, in generale, sui contenitori nei quali venivano conservati gli alimenti. Nel corso dell’ispezione, poi, all’interno del laboratorio che non era nemmeno pavimentato, e perciò non poteva essere nemmeno igienizzato e sanificato, c’erano liquidi ristagnanti per terra, e, sotto il forno dove era stipata la legna per la cottura del pane, i Carabinieri hanno trovato un vero e proprio nido di blatte e di insetti chiamati “pesciolini d’argento”. Sopra il forno, invece, il soffitto era totalmente coperto da uno strato di fuliggine dalla quale pendevano numerose ragnatele.
Infestato da blatte vive anche il deposito, ove erano stati conservati circa 20 kg di pane raffermo che veniva utilizzato per le preparazioni del panificio. Le gravi carenze igienico-sanitarie riscontrate, hanno portato al sequestro di circa 50 kg di prodotti di panificazione: 20kg circa dipane raffermo e 20kg di pane di vario tipo e 10 kg circa di scacciate, alcune già ordinate e pronte per essere consegnate. L’intera attività, comprensiva di tutta l’attrezzatura contenuta all’interno dei locali, è stata posta sotto sequestro ed il titolare, sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale,è stato denunciato per “commercio di sostanze alimentari nocive”.