Doppio red carpet per Guia Jelo, reduce da una stagione ricca di lavoro. Alla Festa del Cinema di Roma ha prima sfilato per ‘Eterno visionario’, film sul genio di Luigi Pirandello, con il regista Michele Placido, i protagonisti Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi e con Federica Luna Vincenti, “magistrale – commenta Guia Jelo – nell’interpretazione del difficile ruolo di Marta Abba”, e poi con i registi Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana che nella capitale hanno presentato, con il cast (Luigi Lo Cascio, Claudia Pandolfi e Stefano Accorsi), la seconda stagione di ‘The bad guy’. “Mi ricordano quando da bambina la mamma mi portava alle feste e mi mettevo le scarpe di pelle lucida – spiega l’attrice – Metto con tenerezza ed emozione il ‘vestito buono’ (nda ride). Come una bambina cammino, sempre tenendo forte tra le mani le speranze e la fiducia che la vita ancora c’è e quindi anche il mio lavoro. Passo dal tappeto rosso che sprofonda nel nero del personaggio di Giuni Frigeni, la madre nei ‘Sei personaggi’, con l’emozione di essere lì per un film di Michele Placido, caposaldo artistico della mia vita, al tappeto rosso che, invece, sprofonda nel blu del mare di ‘The Bad Guy’ – prosegue – dove Giuseppe G. Stasi e Giancarlo Fontana hanno costruito i personaggi con riferimento al mare. Con allegria e senza falsa modestia dico che mi sento ancora viva perché ancora posso fare questo e lo farò altre volte e altre volte ancora, finché vivrò. Io mi sento fragile e insicura ma sono la regina dei miei figli. Si! Solo dei miei figli. Il resto può essere ombra”.Dopo il successo di critica e pubblico della prima stagione, è grande l’attesa per la seconda serie di ‘The bad guy’, in uscita su Prime Video dal 5 dicembre.“Il bello delle serie televisive di Amazon è che rimangono lì. Puoi guardarle quando e se lo vuoi, come con un album di fotografie. Hai un album delle tue performance sempre lì – commenta Guia Jelo – Sul red carpet avrei voluto sfilare tenendo in mano uno squaletto (nda ride). C’è una scena in cui il personaggio che interpreto, l’ex capo del pool di magistrati antimafia, Giuseppina Corifena, gioca nella vasca da bagno con uno squaletto di gomma. Avrei voluto indossarlo insieme al meraviglioso abito da sera perché il mare è il simbolo un po’ di questa serie, dove molti personaggi hanno i nomi di pesci. La corifena, per esempio, è un pesce colorato e appariscente. Alla fine però ho preferito non farlo perché lo squalo è il simbolo di chi si mangia il mondo. In un momento di guerra – spiega – sarebbe più opportuno tenere in mano una colomba della pace. E quindi ho scelto di rimanere solo con una rete da pesca che ho fatto scorrere sul red carpet. Sono la vostra sirena sulla sabbia della nostra Plaja, con gli scogli del mare e la rete da pesca (nda ride)”.Nonostante i diversi impegni lavorativi, da poco ha interpretato un ruolo anche nel nuovo film di Manuela Arcuri ‘Tradita’, per Guia Jelo l’insegnamento rappresenta in questa fase della vita motivo di grande orgoglio e passione. “In questo momento della vita – racconta con emozione – mi sono dedicata anche all’insegnamento della recitazione, in particolar modo nei master individuali di preparazione. Applico il mio metodo: il movimento mimico nel pensiero del personaggio di Orazio Costa, per il quale attingo da Giuseppe Di Martino, Giorgio Strehler, Lamberto Puggelli e Walter Manfrè. C’è una immensa persona che in questo cammino per me è stata fondamentale, oltreché una grande amica, Mariangela Melato. Lei mi ha sostenuta e, dietro le sue indicazioni, ho iniziato, quando ero giovane, a costruire il futuro come docente di recitazione. Era una grande sostenitrice di questo percorso e, su suo suggerimento, ho fatto dei corsi. Un giorno, a casa sua, mi disse ‘Dona i tuoi segreti agli allievi’ ed è quello che faccio. Mi piace molto lavorare con loro e prepararli per i provini per l’ingresso all’Accademia Silvio D’Amico e al Centro Sperimentale di Cinematografia. E provo grande emozione e soddisfazione nel vederli intraprendere un cammino artistico, alcuni addirittura con ruoli da protagonisti. Questo è il mio presente e il mio futuro. È ciò che dà forza – conclude – al mio cuore bianco”.