La crisi che affligge l’amministrazione guidata dal sindaco Leo Cantarella perdura da oltre un mese, in un continuo susseguirsi di incertezze e immobilismo che non sembra trovare fine. E, a meno di eccezionali sorprese, non si intravedono soluzioni all’orizzonte. Gli esponenti cittadini di Sud Chiama Nord osservano con crescente preoccupazione lo sviluppo negativo di questa situazione, una crisi surreale che si è ormai incancrenita nel tessuto politico della città.
Quello che appare particolarmente inusuale e contraddittorio è la scelta di mantenere in carica degli assessori privati delle loro deleghe. È una decisione che non trova giustificazione né logica, poiché priva i rappresentanti di ogni strumento necessario per operare al servizio della comunità. Lasciati senza deleghe, gli assessori sono ridotti a meri spettatori, incapaci di svolgere il ruolo per cui sono stati designati e per il quale vengono pagati. Un affronto non solo alla dignità delle persone coinvolte ma alla stessa città di Giarre, che ha bisogno di una guida forte e di azioni concrete. Come gruppo politico, Sud Chiama Nord ha sempre mantenuto un atteggiamento responsabile. Abbiamo votato tutti gli atti necessari, sostenendo lealmente la maggioranza attraverso l’operato del nostro presidente del Consiglio comunale, Giovanni Barbagallo.
Questi fatti ci impongono una riflessione seria e concreta sul nostro futuro posizionamento all’interno del consiglio comunale. Il nostro appoggio non è né scontato né dovuto. Non siamo qui per partecipare a una spartizione di poltrone, incarichi e prebende. L’unico nostro interesse, l’unico vero scopo, è quello di amministrare con serietà e trasparenza le comunità in cui siamo parte della maggioranza. Il bene di Giarre deve essere anteposto a ogni altro calcolo politico. “Siamo convinti che l’attuale situazione di stallo possa essere superata soltanto attraverso azioni forti e risolute – dichiara Alfio Rao, coordinatore cittadino di Sud Chiama Nord – Il tempo è ormai agli sgoccioli e non possiamo permetterci di rimanere impassibili mentre i cittadini di Giarre subiscono le conseguenze dell’immobilismo e della tracotanza di chi dovrebbe guidare con responsabilità e visione. Noi non staremo a guardare. Serve un cambio radicale – conclude – nell’approccio politico e amministrativo di questa città. E serve ora”.