Il potere salvifico della lettura
di Vito Pirrone
Da indagini recenti, in Italia a leggere si è in pochi,i più preferiscono crogiolarsi nel web.
“Leggere è lasciarsi trasportare, cambiare tempo e spazio, non essere dove si è”.
Norberto Bobbio parlando del piacere di leggere un libro, rappresentava un rapporto di quasi cointeressenza con il libro (“il calore della carta”).
Non si possono dimenticare, le emozioni che ci hanno suscitate opere come: Guerra e pace di Tolstoj, I miserabili di Hugo, i I sepolcri di Foscolo, ed ancora Roth, Maupassant, Flaubert, Orwell, Dante, Petrarca, che ci accompagnano nella vita.
Un libro spesso provoca il piacere insostituibile della lettura, con la sua capacità di aiutarci a conoscere noi stessi e il mondo che ci circonda, aiutandoci a crescere, a diventare più liberi, e perché no, più allegri.
Comunemente si passa il tempo davanti alla tv o al pc, facendo prevalere tali interessi sulla lettura.
La tv potrebbe fare cultura (ricordiamo lo storico e mitico maestro Manzi che negli anni 50/60 entrò nelle case degli italiani),invero,oggi, si trasmettono programmi per diffondere pubblicità.
Leggere fa bene, i libri sono come medicine o,ancor più, come “un amico”.
La rete è piena di informazioni, con facilità di accesso alle notizie, ma spesso si ignora chi abbia immesso in rete quelle informazionie la loro attendibilità. Con i libri questo non succede, la conoscenza dell’autore ne è una garanzia.
Il filosofo della postmodernità Zygmunt Bauman, in occasione del festival della letteratura di Mantova, evidenziava che ha riscontrato nei social un elevato numero di affermazioni errate.
La lettura fa uscire da una condizione provinciale. E’ un’esperienza che impegna l’essere umano tanto nei suoi aspetti individuali che collettivi.
Nel mondo industrializzato, molte persone sono diventate una sorta di accessorio della tecnocrazia e ci si chiede dove sia andata a finire la natura umana.
La tecnologia ci ha portato indubbi benefici, ha semplificato molti dei compiti gravosi della vita, ha aperto scenari per sviluppi futuri che vanno al di là della nostra immaginazione, ma la presenza di tutti questi strumenti, non deve interferire con il contatto umano.
Viviamo un paradosso : tutto è rintracciabile con facilità straordinaria, con qualche parola chiave si ritrovano cose che una volta richiedevano tempo, ricerca, ostinazione, dandoci l’opportunità di collegarci istantaneamente con il villaggio globale, ovunque ci si trovi, le macchine ci privano della consapevolezza dell’immediato presente.
Una lettura assidua e attenta delle opere di grandi scrittori è il modo migliore per cercare di capire il mistero della nostra esistenza, per comprendere gli altri e noi stessi.
Chi legge ha l’opportunità di constatare quanto sia straordinaria la vita, per la ricchezza di umanità che riescono a trasmettere, allontanando il senso di solitudine,ha un potere “salvivifico”