Si chiama “Ricercato” è prodotto con le uve coltivate nella sede dell’Ente Parco dell’Etna e con il lavoro dei giovani reclusi e degli educatori dell’IPM di Acireale, degli studenti e degli insegnanti dell’Istituto Agrario di Catania, del presidente e del Personale dell’Ente Parco.
L’iniziativa, che si ripete da diversi anni, nasce da una proposta del Garante dei Diritti dei Detenuti del tempo, Salvo Fleres, dalla direttrice dell’IPM, Carmela Leo, dalla preside dell’istituto agrario, Giuseppina Lo Bianco, dall’ educatore penitenziario Roberto Putzu, dal prof. Giovanni Vecchio, dai funzionari Giuseppe Gumina e Rosa Spampinato, sostenuti dal presidente Carlo Caputo. L’iniziativa rappresenta un esempio concreto di come si possano coniugare diversi esempi virtuosi ai fini di un serio processo di rieducazione e reinserimento sociale attraverso l’istruzione ed il lavoro. Nel corso della manifestazione, oltre alla presentazione dei vini dell’ultima vendemmia, sono state illustrate le notevoli prospettive occupazionali offerte dall’Istituto Tecnico Agrario.