Un tempo c’erano le quattro stagioni: primavera, estate, autunno, inverno. Ce lo hanno insegnato a scuola, lo abbiamo sperimentato direttamente e tutto andava “secondo copione”, con l’unica eccezione del mese di marzo, che era “pazzo pazzerello, esce il sole e prendi l’ombrello”. Oggi non è più così. Oggi si passa da una giornata di caldo afoso ad una bomba d’acqua, che allaga le nostre città, provocando parecchi danni, soprattutto alle abitazioni, agli esercizi commerciali ed alle aziende della zona industriale. In queste condizioni risulta difficile fare qualsiasi previsione e, nel dubbio, molto opportunamente, si dichiara l’allerta meteo, che fortunatamente evita a molti di noi di correre gravi pericoli, ma qualche altra volta è solo un falso allarme. E poi non ci sono più le mezze stagioni e per questo si passa da una campagna di saldi invernali ad una campagna di saldi estivi e, se capita una giornata davvero primaverile o davvero autunnale, ci tocca di doverci vestire con indumenti o troppo pesanti o troppo leggeri: un vero guaio. Tutto questo limita la nostra libertà, non saremo mica minacciati da una dittatura meteorologica? Spero si completi presto il canale di gronda e spero non vi siano altri intoppi. In ogni caso credo che dovremo abituarci a questo genere di fenomeni e soprattutto dovremo imparare a fronteggiarli in maniera adeguata.