Di Valeria Romano
In occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza alle donne, il 25 u.s., presso l’Istituto IPPSEOA “G. Falcone” di Giarre, si é tenuto un interessante convegno sul tema della violenza contro le donne, dal titolo “Non sono ombra…”.
L’incontro organizzato dalla prof. Monica Insanguine, dirigente scolastica dell’istituto e moderato dalla prof. Cinzia Emmi, a cui hanno partecipato in qualità di relatori : la Dott.ssa Anna Maria Patanè, presidente della Fidapa sezione di Giarre e Riposto e la vicepresidente, pittrice Maria Privitera, il prof. Alfio La Spina, vice presidente UCIIM sezione di Giarre e Riposto, l’ avv. Carlotta Salerno, presidente dell’associazione Ius Agathae, la prof.ssa Candida Ippolito, ed in rappresentanza del comune di Giarre l’assessore alla Pubblica istruzione dott.ssa Antonella Santonoceto.
I relatori hanno evidenziato su vari aspetti del problema,riferendo sulla propria esperienza professionale.
Il prof. La Spina si é soffermato sull’importanza che riveste l’educazione familiare sulla formazione dell’indole violenta o meno di una persona, la dott.ssa Patanè ha illustrato gli aspetti della normativa del c.d. “codice rosso”, mentre la pittrice Maria Privitera ha presentato il suo dipinto dal titolo emblematico “Femminicidio”.
L’avvocato Carlotta Salerno, quale presidente dell’Associazione Ius Agathae, ha riferito di casi cui si è occupata l’associazione, in particolare ha illustrato il modus comportamentale di molte donne che da anni subiscono violenze fisiche e psicologiche, e che nonostante ciò si convincono che quella sia la normalità, giustificando, in ogni caso, i loro compagni. Nello specifico ha illustrato il c.d. “ CICLO DELLA VIOLENZA”, composto da tre fasi: fase della TENSIONE CRESCENTE, in cui il soggetto dominante a seguito di un primo periodo di tranquillità della relazione crea un ambiente pervaso da una forte tensione repressa, con primi segnali di aggressività, principalmente verbale. Fase della ESPLOSIONE DELLA VIOLENZA in cui si consumano gli atti violenti, con conseguente rottura, più o meno drastica, della relazione. Fase della LUNA DI MIELE , in cui l’aggressore tenta di riallacciare il rapporto, scusandosi e facendo credere alla vittima e talvolta anche a se stesso, di poter modificare il proprio comportamento, e che la relazione in futuro andrà meglio. Spesso però, questa ultima fase, rappresenta purtroppo solo un breve intervallo temporale, al quale fa presto seguito un nuovo accumulo di tensione che innesca un nuovo ciclo identico.
La presidente di Ius Agathae ha sottolineato quanto sia importante per gli operatori del diritto avere confidenza con tale fenomeno, soprattutto per capire ed individuare il momento in cui è necessario raccogliere testimonianze della vittima che in base alla fase in cui si trova, potrebbe mostrare attitudini e desideri differenti che spaziano dal voler denunciare l’uomo aggressore, al volerlo difendere durante la luna di miele. Lavv. Salerno ha riferito che l’associazione Ius Agathae si è assunta il compito di sostenere la vittima non facendola sentire sola nel suo percorso, per evitare che si inneschi quella che comunemente viene definita VITTIMIZZAZIONE SECONDARIA e cioè quelle conseguenze negative dal punto di vista emotivo e relazionale derivanti dal contatto tra la vittima e il sistema delle istituzioni in generale e della giustizia penale in particolare.
La scrittrice Candida Ippolito ha concluso l’incontro, riferendo sull’argomento del proprio libro,
dal titolo: “L’intensa vita di Vita”, la storia di una donna audace, una voce fuori dal coro, in conflitto con una società, quella di una Sicilia del dopoguerra, degradata, povera, maschilista e affetta da una mentalità mafiosa che la vuole relegare a un ruolo secondario.
L’assessore alla pubblica istruzione dott.ssa Santonoceto è intervenuta portando anche i saluti dell’amministrazione comunale.
É stato un incontro piacevole ed a tratti commovente,soprattutto quando alcuni alunni hanno letto dei brani del libro della prof. Ippolito.
A conclusione dell’incontro, alcune studentesse, dirette dalla prof.ssa Mary Stracuzzi, hanno voluto salutare gli ospiti con un ballo di danza Moderna, ispirato proprio al tema della violenza sulle donne.
Ben vengano queste iniziative, perché la violenza contro le donne è argomento che riguarda tutti e non se ne parla mai abbastanza!