Di Francesco Lo Bianco
Si intitola Bedda l’ultimo album del cantautore siciliano Antonio Monforte.
L’ennesimo omaggio che l’artista fa alla sua amata terra.
Otto brani per otto fotografie di una Sicilia dolce e malinconica ma anche divertente e divertita. L’album si apre con la canzone che dà il titolo all’opera.
Bedda, una ballad che racconta un momento particolare della vita di un uomo e una donna.
Una serenata che celebra l’amore.
L’ultima sira, racconta un fatto di cronaca nera con sonorità antiche e immagini forti.
Un brano denuncia per una ferita che ancora sanguina.
Rosa, racconta in musica la biografia di una icona della musica siciliana. La Rosa Ballistreri che con le sue canzoni ha denunciato le angherie dei potenti verso la povera gente.
Cento passi è pura rabbia, una canzone tormentata che racconta il dolore di una madre per la perdita di un figlio, un dolore che “strappa” il cuore per tutta la vita.
Musica Musica, è l’omaggio del cantautore a questa forma di comunicazione.
Mizzica pizzica, un brano da ballare nelle serate estive con un testo dolce amaro e sarcastico.
Boogie boogie, un rock and roll in salsa sicula attualissimo.
Quannu, un brano pieno di malinconia ed una riflessione sulla inquietudine del nostro vivere che chiude l’album del cantautore catanese.
Il talento di Monforte è indiscusso.
In questa epoca di talent show di sonorità create da un computer di auto tune di musica senza radici che naviga sulle onde dei like e si elimina come le storie di Instagram Monforte ha realizzato un album che è ben piantato dentro una tradizione.
Di questi tempi un autentico miraggio.