Non credo che la Sicilia, i suoi abitanti e la sua fragile economia possano sopportare lunghi periodi di limitazioni, come quelle che sono state imposte con i vari provvedimenti adottati in occasione della pandemia.
Ciò non significa affatto che i provvedimenti siano stati inadeguati o sbagliati, anzi, sono stati utilissimi a contenere i danni del Covid, tanto da essere riprodotti in diversi altri Paesi del mondo.
Non credo, però, che i “capricci” dei no vax, che costano vite umane, soldi, sofferenze e fallimenti, possano essere ancora tollerati o che possano strutturarsi come qualcuno ha tentato di fare.
Non lo possono essere perché la libertà vale per tutti, ma soprattutto per chi è affetto da patologie che non permettono la vaccinazione e non possono scegliere cosa fare, se non rischiando pericolosamente la vita.
Se il buonsenso non basta, se l’esperienza di miliardi di vaccinati nel mondo non è considerata sufficiente, se non basta neanche il green pass, la quarta dose, né gli inviti formulati da scienziati, medici, artisti, sportivi, ecc. credo che l’unico modo per cancellare o ridurre drasticamente il Covid dalla nostra vita non possa che essere l’obbligo vaccinale, com’è accaduto per altre patologie: il vaiolo, la poliomielite, ecc.
Su questo argomento i partiti ancora indecisi se ne facciano una ragione, decidano in fretta e la smettano di strumentalizzare l’ignoranza e la paura.
Al contrario, le forze politiche già convinte della utilità dei vaccini facciano in modo che su questo genere di farmaci non abbiano a ripetersi le vergognose speculazioni poste in essere da case farmaceutiche, produttori di mascherine e persino di banchi a rotelle, magari con la complicità di qualche, ancora impunito, dirigente dello Stato.