Se fossi un industriale nel campo degli integratori, chiamerei gli amici che si occupano di sport e farei nascere una società con il nome della mia azienda, facendo in modo che fosse capace di individuare e seguire i talenti sin dalle scuole medie inferiori.
Lo farei con passione e coraggio, in accordo con le centinaia di insegnanti di educazione fisica a cui nessuno pensa, anche perché loro fanno poco per farsi ricordare, e con i gruppi sportivi militari verso i quali, una volta adulti, spingerei gli atleti che manifestano maggiori doti e reali prospettive di successo.
Purtroppo non sono un industriale e non ho amici in grado di comprendere una iniziativa di questo genere. O no?
In ogni caso penso che qualcuno potrebbe raccogliere un simile appello, poiché sarebbe davvero un peccato che l’entusiasmo scaturito dai numerosi successi degli atleti azzurri alle Olimpiadi, ai Campionati del Mondo e nelle varie gare di livello internazionale andasse sprecato.
Lo sport non costituisce soltanto la disciplina attraverso la quale si fortifica il corpo e lo si mette nelle condizioni di prevenire o curare una serie di patologie, è anche un’attività che abitua al rispetto delle regole, stimola la lealtà, aiuta a diventare cittadini migliori nei rapporti con gli altri cittadini.