L’intera organizzazione di uno stato moderno ne risente profondamente e si rifugia dietro altri concetti come: imposizione, sanzione, scarica barile.
Sarebbe stato sufficiente premiare il merito ed il buonsenso e rafforzare la libertà responsabile e molte cose sarebbero andate al loro posto da sole.
Chissà se un giorno riusciremo ad uscire dal luogo comune dell’intangibilità costituzionale e riusciremo a scrivere qualcosa di più attuale e logico.
A realizzare un simile obiettivo non dovrebbe essere un Parlamento sempre più teatrino della politica, ma un’Assemblea Costituente.
Un simile risultato lo si può raggiungere con un forte impegno politico da parte di una maggioranza ampia e motivata, ma soprattutto con esponenti politici capaci di comprendere che le regole del gioco non possono essere scritte da chi vince, bensì da chi decide di giocare e prima che inizi la partita.
Purtroppo la tendenza generale non è quella di condividere le scelte ma quella di prevaricare ed è proprio questo aspetto che va assolutamente evitato attraverso una forte mobilitazione prima culturale e poi organizzativa.