Il mio gatto Pelé, dopo una lunga e dolorosa malattia, è morto e per me è stato un grande dolore, perché, dopo tanti anni, era diventato uno di famiglia.
Fino alla fine, però, ogni mattina, mi ricordava qualcosa di importante. Mi ricordava l’importanza della resistenza al dolore, l’importanza della sopportazione, l’importanza di mantenere sempre un atteggiamento dignitoso, il dovere della difesa del territorio, il dovere affermare i propri diritti, il desiderio di libertà e tanto altro.
Sono convinto che se osservassimo di più il comportamento dei nostri “amici pelosi” ci potremmo evitare tantissimi problemi.
Credo che dovremmo imparare molto dai gatti, ed anche dai cani, che ci insegnano la fedeltà, il coraggio e la generosità.
Mi auguro che Pelé, che in questo momento si troverà di certo nel Paradiso dei gatti, insieme a tanti altri suoi simili, non stia soffrendo più.
Per quanto mi riguarda, spero che i farmaci che gli ho somministrato fino alla fine, lo abbiano aiutato davvero ad avvertire meno il dolore che certamente provava e che sopportava con grande dignità, esattamente come accade a noi persone umane.
Mi auguro, inoltre, che, prima o poi, i diritti degli animali possano trovare pieno riconoscimento nell’ambito della Costituzione Italiana: sono esseri senzienti, ci fanno stare meglio, vivono insieme a noi e meritano il rispetto che è loro dovuto.