Pensavate che le emergenze del Paese fossero la sanità e il Covid, o forse la crescente piaga della disoccupazione?
O pensavate che le emergenze fossero le infrastrutture, le reti, il ponte sullo stretto, la tutela dell’ambiente, la scuola, la giustizia, la burocrazia?
Vi sbagliavate. L’Emergenza del Paese, almeno per il neo segretario del PD, Enrico Letta, è lo “ius soli” e poi anche i giovani e il lavoro.
Come si fa a pensare ai giovani ed al lavoro senza le infrastrutture e senza uno Stato efficiente, moderno, capace di non perdersi in chiacchiere?
Non che lo “ius soli” non sia importante, per carità, è che forse c’è qualcosa di molto più urgente da fare prima, o no?
Personalmente credo che la politica, finalmente, abbia il dovere di rivedere l’assetto istituzionale e costituzionale, debba riformare la burocrazia, la magistratura, la scuola, che fanno acqua da tutte le parti.
Personalmente penso che in una “Repubblica fiondata sul lavoro” si debba pensare al lavoro produttivo, non all’assistenzialismo improduttivo e penso che per arrivare ad un simile risultato si debba alleggerire il peso normativo ma soprattutto si debbano realizzare immediatamente, anche attraverso forme di commissariamento, una serie di opere pubbliche funzionali alla ripresa economica, all’insediamento di aziende nei territori a più alto indice di disoccupazione, si debba collegare meglio la scuola con il Mercato del lavoro e tanto altro. Ma perché si continua a parlare di questioni divisive, che non portano l’incremento di neanche un decimo di punto di PIL?