Il momento attuale è il più difficile dal dopoguerra ad oggi, nonostante si possa disporre delle consistenti risorse del Recovery plan e di un governo guidato da persone più competenti delle precedenti.
Mi auguro che rappresenti l’opportunità per usare di più la testa e meno la pancia, spingendo verso la ricerca di soluzioni davvero adeguate a rilanciare l’economia del Paese.
Mi auguro che sia il momento per liberarci dei qualunquisti, dei sono tutti uguali, dei non cambia nulla, degli incompetenti e dei ladri.
Non è tempo di polemiche ma di proposte sensate. Il Recovery Plan e la sua auspicabile revisione, è un’opportunità da non sprecare, soprattutto per il Sud e la Sicilia, che per il loro futuro non possono affidarsi alle elemosine: ci vogliono opere pubbliche, riforme e lavoro, ma soprattutto ci vuole chi le sappia varare.
Sarebbe molto grave se la politica, come accade spesso, si facesse travolgere dalle solite tattiche e pretattiche o dalle tante chiacchiere da salotto, senza che nessuno dica agli italiani ed ai meridionali come si intendono risolvere concretamente i problemi del paese, vale a dire il lavoro, le infrastrutture, il sud, la sanità, la scuola, i giovani, ecc.
Rassegnarsi è sbagliato, è molto meglio organizzarsi e provare a metterci la faccia, quella di ciascuno, perché nulla cambia senza la spinta di qualcuno.