Io non so se alle prossime elezioni prevarrà il centrodestra o il centrosinistra, so che, al momento, nessuno dei due schieramenti, né i grillini, ha proposto significativi interventi per migliorare le infrastrutture al Sud ed in Sicilia. 

È urgente che i siciliani, a prescindere dalle rispettive ideologie, contribuiscano a far decollare e rafforzare un soggetto politico territoriale capace di esprimere una classe dirigente che risponda agli elettori, non ai salotti della speculazione padana, né al teatrino della politica romana. 

Facciamolo insieme, perché nessuno lo farà per nostro conto. Nessuno si muoverà anche perché i poteri forti, i partiti nazionali, le lobby non hanno bisogno di un Parlamento più efficiente e rappresentativo delle realtà territoriali, ma di un Parlamento più ubbidiente e senza testa. 

Un Parlamento con meno componenti, peraltro non eletti ma nominati dalle segreterie nazionali, assicura una totale accondiscendenza ed una totale assenza dai territori e dai loro problemi. 

Ad esempio, con oltre 300 deputati e senatori in meno la Sicilia ed il Sud saranno meno rappresentati e conteranno ancora meno di quanto abbiano mai contato, soprattutto perché a spopolarsi è solo il Mezzogiorno. 

Io ho votato NO al referendum e mi sono battuto per rafforzare un partito siciliano e meridionale capace di riscattarci dagli errori del passato, sono stato ascoltato solo in parte e gli effetti, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti. 

Impegniamoci insieme, partecipando alle iniziative politiche con idee e mezzi e vedrete che sarà tutto più facile.