Cari amici di facebook, come avrete letto sulla stampa, adesso il tema non è più ponte sì o ponte no, bensì: forse il tunnel è meglio del ponte.
E se proprio deve essere ponte è meglio quello a tre campate, perché sarebbe più moderno e meglio rispondente alle nuove tecnologie costruttive, dimenticando che il precedente risale all’inizio del 2000.
La verità è che si tratta di uno dei tanti diversivi usati nel tempo per non fare niente, anzi, per continuare ad illudere e distrarre i cittadini, spostandone l’attenzione verso questioni già abbondantemente discusse e risolte.
Il progetto del ponte è pronto da anni, l’appalto era già stato affidato. Poi l’opera fu eliminata dalle priorità e noi contribuenti rischiamo di pagare una penale di 500 milioni di euro per non aver rispettato il bando.
Evitiamo di cadere in simili trappole ed evitiamo di credere che tra ponte ed altre infrastrutture vi sia concorrenza.
Il ponte non è in concorrenza con nessun’altra infrastruttura perché è cosa assolutamente diversa.
Non lo è con le strade, né con le autostrade, né con le ferrovie o con gli impianti di distribuzione idrica o elettrica per il semplice fatto che dispone di una sua linea di finanziamento tanto valida da essere stata accolta persino da qualche privato che si è offerto di realizzare l’opera a proprie spese e di gestirla senza aver nulla a pretendere dallo Stato se non la concessione.
Evidentemente tutto questo non basta a chi è n malafede e cerca soltanto di depistare i milioni di utenti potenziali del ponte. che oggi sono costretti ancora ad utilizzare i lenti e molto inquinanti traghetti a tariffe davvero vergognose.
Chissà che il motivo della mancata realizzazione del ponte non siano proprio i traghetti ed i loro ricchissimi gestori.