Approfittando del difficile periodo che stiamo vivendo, potremmo varare un piano di interventi miranti a favorire il consumo di prodotti locali, riducendo al minimo la dipendenza da quelli esteri.
Non si tratta di bieca autarchia, ma di legittima difesa del nostro lavoro e della qualità delle produzioni tipiche, anche per far fronte ai tentativi di pericoloso appiattimento che vengono posti in essere da una Unione Europea molto attenta agli interessi delle multinazionali e molto distratta rispetto alle esigenze dell’economia reale ed alle esigenze del territorio e dei cittadini.
Sempre approfittando del Covid e dei provvedimenti che sono stati adottati per ridurre i contagi, la minore mobilità impostaci da diversi mesi dal coronavirus, ha drasticamente ridotto sia i furti d’auto, sia gli incidenti stradali.
Alcune tra le potentissime compagnie di assicurazioni hanno, sia pur parzialmente, contribuito ai sacrifici che tutti i cittadini stanno facendo ed hanno fatto, riducendo proporzionalmente le tariffe praticate in virtù del minor rischio che la minore mobilità ha oggettivamente prodotto.
In tal senso, non sarebbe male se, sul tema in questione, intervenisse il governo con uno specifico provvedimento che rendesse permanente un simile “sconto” nel caso di situazioni analoghe future. Homo homini lupus, dicevano i latini e non si sbagliavano. Ogni tanto bisognerebbe tenerne conto e agire in via presentiva.