Quasi tutti i cittadini stanno facendo il loro dovere e, come possono, stanno rispettando le durissime disposizioni imposte dal governo al fine di fronteggiare il coronavirus e si stanno vaccinando.
Quasi tutti i cittadini, però, stanno per esaurire i loro risparmi e tuttavia hanno ricevuto pochissimi ristori rispetto a quelli che il governo ha detto di aver stanziato per aiutarli e per impedire che le loro attività possano venire distrutte.
Per quanto tempo si pensa che una simile situazione possa ancora durare? Bisogna sbrigarsi! Non si costringano i cittadini a scegliere cosa fare e come comportarsi, perché in certi casi la legge è fragile.
Il Paese deve approfittare della situazione che si è venuta a determinare con la pandemia per darsi una profonda lucidata, per aggiornarsi, per migliorare la burocrazia, le procedure amministrative, per investire in opere ad alto impatto economico, per rimettere in equilibrio le condizioni di chi vive al Nord e le condizioni di chi vive al Sud.
Oggi le risorse ci sono, ma siamo certo che si stiano spendendo bene? Non sarebbe meglio se si puntasse con maggiore decisione su interventi infrastrutturali riguardanti opere da realizzare o da sottoporre a manutenzione?
Il Paese ha bisogno di crescere uniformemente, se ci saranno parti più deboli di altre tutto sarà più debole, come accade per una catena, la cui resistenza non è data dall’anello più robusto ma da quello più debole.