Librino, San Giorgio, Fossa Creta, Pigno, Villaggio Sant’Agata, Zia Lisa sono i quartieri di “Catania Sud”, rappresentano oltre un terzo della popolazione della città, e tuttavia sono senza cinema, senza teatri, senza biblioteche, se non quelle nate dal volontariato, e sono anche senza poli di aggregazione, che non siano i centri commerciali.
Monte Po, Lineri, Monte Palma, Belsito, Poggio Lupo, San Giovanni Galermo: topograficamente sono parte di Catania Nord e parte di Misterbianco, ma anch’essi sono senza infrastrutture culturali adeguate.
In una simile situazione, non stupiamoci se in queste zone la criminalità dilaga, se l’evasione scolastica raggiunge livelli molto alti e violare qualsiasi tipo di regola rappresenta quasi uno sport con cui impiegare il tanto tempo libero, dato che anche di lavoro ce n’è poco e niente.
È in queste zone che l’attenzione della politica e delle istituzioni deve essere maggiore, perché è proprio in queste zone che i cittadini hanno più bisogno.
È in queste zone che ci vogliono più, servizi, più scuole, più volontariato, più infrastrutture culturali, più pulizia, più verde, più impianti sportivi poiché la loro presenza va oltre l’ovvia funzione che esercitano, in quanto rendono visiva la presenza delle istituzioni.
Chissà se un simile risultato sarà raggiunto in tempi brevi, credo però che si farebbe più in fretta se i cittadini riuscissero a selezionare una classe dirigente capace di aiutarli a sentirsi parte di un’area metropolitana non solo quando arrivano le cartelle esattoriali ma sempre.