Di Patrizia Paesano

È questo l’obiettivo del recente Bourbaki, Grothendieck, Bartolozzi e tanto altro ancora. Ovvero matematici fantastici (e dove trovarli) di Pietro Pellegrino, magistrato trapanese con la passione per la divulgazione.
Con un filo di sano orgoglio di campanile, l’autore pone particolarmente in luce la famiglia Bartolozzi (cognome che compariva spesso sulle copertine di molti dei nostri testi scolastici). Tutti siciliani e tutti matematici a partire dal capostipite, Giuseppe, che abbandonò le aule universitarie per insegnare negli istituti tecnici e ancora oggi è ricordato con affetto perfino sui social dei suoi studenti, per arrivare ai figli Margherita, autrice di libri per le scuole, e Federico, algebrista famoso oltre che docente universitario.
Dalla Sicilia al resto del mondo, Pellegrino ci racconta cosa effettivamente si nasconda dietro il nome collettivo di Nicolas Bourbaki, che, negli anni Trenta del secolo scorso, risistemò l’intero impianto formale della matematica e quanta discriminazione sessista dovette subire Emmy Noether prima che la sua sconfinata intelligenza algebrica mettesse tutti a tacere. Scopriamo chi siano tra gli altri l’apolide Alexander Grothendieck che, dopo avere riscritto completamente la propria disciplina, si ritirò in povertà a cercare l’Assoluto in un paesino dei Pirenei francesi, e l’iraniana Maryam Mirzakhani, la prima donna al mondo a ricevere la prestigiosa medaglia Fields, l’equivalente del Nobel, per la matematica.
Pietro Pellegrino attualmente è Consigliere presso la Corte di Assise di Appello di Palermo ma, una volta fuori dai Palazzi della Giustizia, trova il tempo per dedicarsi ad altre passioni, come la Filosofia, la sua seconda laurea che gli ha permesso anche di insegnare presso la Facoltà di Scienze Politiche di UNIPA e presso il Polo didattico di Trapani, e la scrittura, tra l’approfondimento e la divulgazione.
Infatti non è nuovo al racconto lieve di tematiche corpose, come nel caso del delizioso Miti, favole, fiabe. Modelli alternativi di comunicazione giuridica tra prosa e poesia. Lezioni di narratologia del diritto, in cui qualche anno fa mostrava l’inaspettata dimensione giuridica di una letteratura apparentemente lontana dall’ambito specifico.
Nei mesi scorsi, la sua attenzione si è spostata, con Società, uomo ed educazione nell’età contemporanea. Passeggiate interdisciplinari, sui ragazzi che tra poco affronteranno l’esame di maturità.
In una ventina di capitoli autoconclusivi vengono affrontati gli argomenti più diversi, dai virus pandemici al disagio giovanile, all’economia, ai giovani tra scuola e mondo del lavoro, alle migrazioni e all’accoglienza, alla cultura di genere. Si spazia insomma tra tutte le tematiche che possono interessare ai nostri giovani, trattate in un’ottica multidisciplinare, alla ricerca di una nuova idea di scuola e di vivere civile e, aspetto che non guasta, il testo offre un efficace supporto in vista delle prove scritte della maturità.